Dopo i primi due full-lenght album “Miasmal” (2011) e “Cursed Redeemer” (2014), gli svedesi Miasmal tornano sulle scene con questo nuovo “Tides Of Omniscience“, prova senza dubbio più matura ed incisiva.
Il taglio è quello tipico dello swedish death metal dei grandissimi nomi, ma questa volta sembrano esserci più personalità, carattere e buone idee. Bel trittico iniziale: la opener “Axiom” è un esempio di potenza ben incanalata ed efficace, così come appare ben solida e strutturata “Deception“, convincente come il martello costante di “The Pilgrimage“. L’album appare omogeneo, con dei momenti molto intensi, quasi più vicini al death americano e floridiano in particolare, piuttosto che a quello scandinavo; l’influenza nordica è però naturalmente sottolineata dalle operazioni di registrazione e mix ai leggendari Fredman Studios di Gotheborg.
Sprazzi di luce ed armonia, interessanti e ben piazzati, si trovano in “Perserverance” e “The Shifting of Stars“, a dimostrazione di quanta sostanza ci sia in questo gruppo.
I Miasmal stanno crescendo e si dirigono nella direzione giusta, “Tides Of Omniscience” è un ascolto consigliato sia per chi ama le sonorità più cupe che per coloro che nel death apprezzano velocità e potenza.