Quest’oggi parliamo dei Norse, Blackened Death Metal band australiana che da alla luce questo “Pest”, secondo EP della loro carriera.
Lavoro alquanto atipico quello dei nostri, che, diciamo, da un lato sono riusciti a sorprendermi, dall’altro no.
Parliamo prima degli aspetti positivi: la musica proposta è molto personale, alternativa e sperimentale per quanto questi tre aggettivi possano andar d’accordo con la reale proposta che mi attendevo. Lo si capisce sin dall’inizio e dalla venatura dei riff malati e distorti che non si trattava di un’idea canonica, ma anche soprattutto dalle strutture controtempate e scomposte.
In genere ero abituato ad apprezzare questo tipo di sound (menzionando in primis i suoni di chitarra e batteria), ascoltando band che proponevano un bel death metal tritaossa e tecnico, non che questo vada a loro sfavore, ma dal punto di vista della profondità del suono sembrano abbastanza sterili visto che la miscela in esso contenuta è un calderone di death, black e musica sperimentale.
Avrei scelto altre tipologie di suoni per valorizzare meglio il tutto. Nè carne, nè pesce.
Uscita autoprodotta, proposta molto interessante per gli amanti della roba cervellotica malata e tecnica, ma non sempre le soluzioni adottate si sono rivelate vincenti; a parer mio sono ancora lontani da una maturazione stilistica e musicale.