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PELANDER – Time

Già frontman dei Witchcraft, Magnus Pelander presenta il suo nuovissimo album “Time“, a distanza di ben sei anni dall’EP “A Sinner’s Child”, un lasso di tempo consistente, che non gli ha impedito di proseguire sul percorso già intrapreso.

Un mix di Bob Dylan, Neil Young e Jethro Tull, con un pizzico di malinconia in più, e qualche influenza folk qui e la: “Time” è un album riservato a soli estimatori.

A cantare è, in tutte le tracce, la sola chitarra acustica, talvolta accompagnata dal flauto, talvolta ricca di particolari melodie che le danno un tocco psichedelico, che regala un intimo Rock, indirizzato più all’interno che all’esterno, un racconto di emozioni profonde e personali, regalato al pubblico da una voce stanca e sofferente, rischiarata soltanto per alcuni istanti dalla presenza di una delicata linea musicale femminile.

Sette brani, tra cui due estremamente lunghi, quali “True Colour” e “Precious Swan“, che procedono con una pesantezza non indifferente, risultando ad un orecchio pressoché profano, totalmente banali, non innovative e anche scarsamente decontestualizzate.

Siamo negli anni ’00, quel che ci si aspetta dalla musica è l’impatto, la varietà, la brillantezza..e forse anche un pizzico di esternazione.

  • 5,5/10

  • PELANDER - Time

  • Tracklist

    01. Umbrella

    02. Family Song
    03. The Irony Man
    04. True Color
    05. Precious Swan
    06. Time
    07. Rebecka (Bonus Track)

  • Lineup

    Magnus Pelander: Vocals, Guitar