Gli occhi sono lo specchio dell’anima, non si scappa…se dovessi pensare a ‘qualcuno’ che mi abbia da sempre inquietato nell’osservare le sue foto, questo è Bobby Liebing. Mentre personaggi più blasonati e conosciuti (non mi fate far nomi!) mi hanno suscitato sempre umorismo o, nel peggiore dei casi, tanta pateticità, il singer dei Pentagram mi ha sempre dato l’impressione di essere un ‘sopravvissuto’ dall’inferno…
Ma non stiamo facendo chiacchiericcio da salotto o parapsicologia da pub…dopo tanti anni vediamo finalmente uscire un’opera inedita della macchina infernale chiamata Pentagram! Un tonfo al cuore, una gioia velata, una scossa tremenda. Sua maestà ‘nera’ Bobby Liebing è cambiato: si è tolto da problemi di droga e alcool, si è fatto una famiglia e ha trovato il tempo di riconcigliarsi con Victor Griffin, storico chitarrista della band, per dare una nuova identità ai suoi Pentagram.
“Last Rites” non è un viaggio a ritroso o un malinconico tentativo di rinverdire cesti fasti (pur sempre underground) passati…è un disco che guarda avanti pur rimanendo legato indissolubilmente alla produzione discografica del quartetto. Reclutati Greg Turley (nuovamente) e Tim Tomaselli, la band lancia undici songs in pasto ai fans che stupiscono per freschezza e varietà…doom, epic doom, qualche sferzatina stoner, un ottima base rock anni 70 fanno da piatto ricco, mentre la produzione golosamente oscura e chiassosa è la ciliegina sulla torta (donando al disco una certa vena stoner che spakka!). Le performance non sono da virtuosisti o alla ricerca del cavillo tecnico, riuscendo comunque a non far mancare nulla in tutto il contesto.
Per cui, se non siete deboli di cuore, potrete ammirare ‘cosa’ ancora sa estrapolare dalle proprie corde vocali il singer americano…se “8”, ovvero il singolo apripista di “Last Rites”, è un brano diretto, allora ascoltando “Call The Man”, “Horseman” e “Nothing Left” potrete inchinarvi al cospetto dei Pentagram…da applausi la più sabbathiana “Into The Ground”, mentre “Windmills And Chimes” e “Everything’s Turning To The Night” rimangono gli highlights di questi 52 minuti devastanti.
Bentornato tra noi Bobby…”Last Rites” è il messaggio chiaro e forte che hai ancora molto da dire e da dimostrare al mondo e ai tuoi fans. Un disco che impressiona per quanto riesce a trasmettere…grandi.