Interessantissimo progetto quello che vede coinvolti il chitarrista John Roth (Winger, Giant e Starship) e il cantante Terry Brock (The Sign, Giant, Strangeways, Slamer, etc.). Le strade dei due protagonisti si erano già incontrate nel 2010 grazie allo splendido album “Promised Land” dei Giant. Roth Brock Project quindi prosegue il discorso iniziato qualche anno fa, basando il proprio sound su un Aor a metà strada tra Strangeways e Giant, puntando su melodie patinate e volutamente retro’, che rappresentano il fiore all’occhiello di questo lavoro. Roth oltre ad occuparsi della chitarra suona anche basso, tastiere e produce l’album, lasciando a Brock l’onere delle vocals e a Scott Tramel le parti di batteria. Ci troviamo quindi davanti ad un cd dove nulla è lasciato al caso e anche i minimi dettagli sono curati in maniera maniacale.
Sin dall’opener “Young Guns” si è avvolti da sonorità ricercate e da un gusto melodico di prima scelta. Il rock melodico trova la sua massima espressione in canzoni come “If That’s What It Takes”, “Distant Voices” o “Fighter”, dove i refrain si incollano quasi immediatamente nelle mente dell’ascoltatore. Ma in generale tutte le canzoni di questo “Roth Brock Project” hanno la magica capacità di farci assaporare il talento dei due musicisti coinvolti. Non si può rimanere indifferenti alle linee melodiche disegnate dalla chitarra di Roth né alle evoluzioni vocali di Brock, vero e proprio maestro nel tessere vocalizzi di rara bellezza.
L’unico appunto che possiamo fare è che manca l’hit single che avrebbe certamente elevato il platter tra i dischi imperdibili dell’anno.
In ogni caso gli standard di qualità sono talmente alti che sicuramente sarà apprezzato da tutti gli amanti del genere.