Nell’arte, ma la cosa sarebbe trasponibile a ogni altro ambito vitale, la pazienza rappresenta uno dei primi step da apprendere e sviluppare…si può leggere una moltitudine di documentazione atta a sviluppare questa importantissima alleata ma finché la ‘molla’ non scatta il risultato è la perseveranza nel ‘bruciare le tappe’. Forse un modo molto semplice sarebbe credere esclusivamente in ciò che siamo e che abbiamo a cuore.
I Sabaton sono nati quasi vent’anni fa e se ci si ragiona bene non sembra vero…la band di Joakim Brodén ha scelto di costruire il proprio impero con molta calma e dedizione, aumentando la propria fama di disco in disco e di tour in tour; il vero salto di qualità è stato fatto a ridosso della fine del primo decennio del nuovo millennio, dove esperienza e capacità erano maturate al punto da essere convincenti. In questo nuovo live, a distanza di quasi tre anni dal mitico “Swedish Empire Live”, si possono trovare riassunte tutte le caratteristiche del combo ‘sverige’, ovvero sound epico cori diretti e una propensione guerresco/tamarra che sinceramente non snatura il risultato finale.
L’occasione questa volta è la testimonianza del fortunatissimo tour a supporto dell’altrettanto blasonato “Heroes”, album che non mostrava nulla di nuovo ma che confermava l’ottimo status del quintetto, qui presentatoci sia a Wacken che al Sabaton Fest in terra natia. Con una produzione eccellente, suoni puliti ma senza ‘ritocchi’ particolari e delle performance encomiabili, i Sabaton sciorinano un live album con tutti gli attributi.
Sulla tracklist non c’è molto da discutere a dire il vero…si passa dalle neonate “To Hell And Back”, “No Bullets Fly” e “Night Witches” alle più datate “Primo Victoria” e “Metal Crue”, attraversando ponti importanti come “Gott Mit Uns”, “Panzerkampf” e “Screaming Eagles”. Applausi particolari per pathos e interpretazione del buon Joakim se li meritano “Ghost Division”, “Carolus Rex” e “Far From The Fame”, il cui incedere imperioso e inarrestabile esemplifica a 360° la caratura della band svedese.
Che siate fans o meno dei Sabaton non potrete negare lo spessore di questo “Heroes On Tour” e tanto meno riconoscere a Joakim Brodén e soci il merito di aver costruito un fenomeno metal coinvolgente e accattivante. Il resto sono solo chiacchere. Da avere.