La scena metal spagnola negli ultimi anni ha avuto un importante incremento in termini di popolarità grazie soprattutto a bands come Mago de Oz e Tierra Santa che l’hanno esportata anche al di fuori dei confini nazionali.
Se siamo interessati a saperne di più su di essa e se cerchiamo un album “made in Spain” che sia diretto, power e senza fronzoli possiamo benissimo rivolgerci al nostro negozio di cd di fiducia e chiedere dei madrileni Saratoga.
Con questa loro ultima fatica, The Fighting Clan, la band ha fatto “il grande passo” abbandonando il cantato in lingua madre e adeguandosi allo standard europeo, quindi optando per la lingua inglese.
La vera particolarità di questo album è che non si tratta di un vero e proprio inedito, ma del remake (tradotto) della loro produzione del 2004, El Clan de la Lucha”!
Abbandonando il paragone con la vecchia produzione o la necessità o meno di fare un’operazione discografica del genere, che mira ovviamente ad allargare il mercato della band, soffermiamoci sulla musica e sulla struttura delle tredici tracce che compongono il disco.
Già dalla seconda traccia Enlightened Angel che segue il tradizionale prologo strumentale, si intuisce che i riffs taglienti e la struttura iper inflazionata strofa-bridge-refrain( x 2)-solo-refrain faranno da padroni in tutto il corso dell’album. La chiara attitudine power la si trova in brani come Ivory and White, Far from the Time Wheel e soprattutto Inside your Evil Heart, un vero gioiellino per il genere e assieme alla conclusiva Asking for Forgiveness sicuramente una delle killer songs dell’album. La doppia cassa, supportata da un basso decisamente aggressivo e da un chorus più cadenzato, fa da padrona anche in No e in Saint Telmo 1940 ma non arriva ai risultati della coppia precedente.
Le cadenze più classic heavy le troviamo in A New World che con il suo incedere molto diretto sfocia nel ritornello più bello e cantabile di tutto l’album! Merita sicuramente più di un ascolto!
Sullo stesso tipo di canzone troviamo anche la decima ed undicesima traccia:Your Name is my Destiny e Maybe the Sun will Not Come e la più complicata e lenta Disappointed. Buone canzoni ma gli spunti non sono eccessivamente brillanti.
C’è spazio anche per la classic – ballad If the Sun Rose che con le sue atmosfere delicate ed un cantato veramente all’altezza, sicuramente non sfigurerebbe in album di molte altre top power bands.
Tirando le somme questo The Fighting Clan non propone sicuramente niente di nuovo, ma per chi è interessato ad ascoltare del sano heavy-power (sullo stile di primi Edguy, Running Wild e un po’ di Gamma Ray) al di fuori dei soliti nomi noti, questo album potrebbe essere la scelta giusta.
Sufficienza piena.