Che il nord Europa sia particolarmente noto per le sonorità scure e per le grandi costruzioni sinfoniche è ormai indubbio, ma quando ancora prima della parola “musica” sentiamo parlare di Finlandia, allora abbiamo letteralmente una vera e propria garanzia.
Ed è proprio dalla fredda Helsinki che i Six Inch cominciano a far sentire la propria voce: “Melancholic Whisper Of Life” è il primo album studio della band finlandese, formatasi nel 2010 non senza controversie, e già diverse note positive volgono in favore di una produzione totalmente nuova.
Malinconiche, come da titolo, sono le melodie che accompagnano tutto questo album, che non è possibile classificare in un genere ben determinato. Sicuramente lo scheletro della costruzione musicale è strettamente legato al Death Metal, fatta eccezione per alcune tracce, quali “Difficulty Of Life“, in una sorta di Symphonic Metal, in cui a predominare non è l’orchestrazione in stile Nightwish, quanto in realtà il suono del singolo violino di Pinja su un tappeto di tastiere, “My Beloved“, unica traccia strumentale, perfetta sintesi delle sonorità Dark/Gothic di cui l’album è pieno, e, infine, “Wound Torn Bride“, forse il capolavoro di questa produzione: sound più leggero, tipicamente Dark Rock finnico, caratterizzato da un motivetto vocale che difficilmente si cancella dalla mente, una volta ascoltato.
Tra le particolarità degne di nota, senza dubbio vi è la voce di Andy Moisio, melodica quanto graffiante, che rende “Melancholic Whisper Of Life” un album unico all’interno di un genere in cui a militare sono davvero in tanti; ancora, il perfetto connubio fra temi romantici e atmosfere in stile “The Crow”, ricche della volontà di farsi ascoltare e capire, dalle tastiere che si incastrano a meraviglia nella struttura ritmica dei brani ad un violino onnipresente e totalmente caratteristico.