Quando c’è talento, quando c’è davvero, è impossibile non essere notati: è questo il riassunto della storia della band svedese Smash Into Pieces, che nonostante una breve storia di soli cinque anni alle spalle, nel 2009 già consacrava una propria posizione di rilievo, con l’accesso alle semifinali dello “Sweden’s Got Talent”, poco prima di dover abbandonare la competizione per avvicinarsi ad un accordo discografico con la Ninetone Records.
Sebbene l’accordo con la label non sia poi, di fatto, andato a buon fine, questo non ha in nessun modo compromesso l’emergere di un gruppo, che a quattro anni da questa prima esperienza televisiva, e dopo un breve tour scandinavo, torna sulla scena con un album di debutto dal titolo “Unbreakable“.
Un disco in stampo Rock moderno, che fa degli Smash Into Pieces una sorta di alter ego svedese degli americani Daughtry, se non fosse per il sound assolutamente più scuro, tipico delle sonorità nordiche. Non si perde, però, neanche nella malinconia delle note buie, la tendenza al motivo accattivante, semplice da ricordare, accompagnato da testi facilmente assimilabili alle esperienze personali di qualsiasi ascoltatore.
Tra le tracce importanti da citare, senza dubbio “A Friend Like You“, secondo singolo estratto, dopo “Colder“, in quanto fa da ponte immaginario fra sonorità più heavy, riscontrabili in brani come la titletrack “Unbreakable“, ed altre più assimilabili ad un pop/rock, come in “Rockstar“, e “Here To Stay“, come unica vera ballad della produzione.
A livello generale, in tutto l’album è possibile notare la forte influenza di gruppi come Nickelback o Creed: ritmi serrati, chitarre sempre presenti, voce piuttosto graffiante e melodie mai banali, assolutamente catchy.
Adatto al pubblico più svariato, questo primo full-lenght degli Smash Into Pieces si manifesta come un mix geniale di sonorità alternative in stile americano e profondità tipica degli scuri suoni scandinavi. Sicuramente, consigliato.