Se si avesse la pazienza di ricercare la genesi di ogni band ci si potrebbero trovare le storie più disparate e, paradossalmente, normali…gente proveniente da diversi angoli del mondo che si ritrova in quello stesso locale la stessa sera, dove tra una birra e l’altra condivide un’idea comune, una fiamma dal nulla, e solo seguendone la luce si potrà vivere un’avventura irripetibile…
Romantica questa premessa vero? Però la storia dei Stop Stop segue una trama simile, essendo i componenti provenienti da USA, Spagna e Bulgaria…il fattore comune, riscontrabile in questo debut, è un amore incontrollabile per glam e hard rock, schiacciando l’occhiolino a qualche reminiscenza boogie e r’n’r qua e là; il risultato, sinceramente, è ancora acerbo e poco accattivante, forse per la tendenza del trio a concepire le songs esageratamente live…sicuramente l’esperienza on stage ha aiutato nel forgiare un disco del genere, ma la componente studio deve e comunque avere un appeal differente.
La produzione scarna e gonfiata non si sposa totalmente alla resa finale, in quanto rimane pericolosamente in equilibrio tra modernità e retrò-style; i suoni sono tondi e impattanti, portando in auge una discreta coesione esecutiva, mentre mixing e mastering pongono l’accento sulla forza e la ruvidità del sound, lasciando indietro qualche arrangiamento che avrebbe alzare il tiro del disco.
Di universi se ne attraversano in questo “Barcelonigham”, anche se non sempre gli Stop Stop ci rendono la vita facile; Songs come l’opener “Won’t Hold Me Back” e la successiva “Spit It Out” picchiano a dovere grazie a cori di facile presa e le strutture easy, cosa che invece non riesce sulle più tondeggianti “Billy No Mates” o “Walk N’ Talk”; interessanti rimangono sicuramente i midtempos più oscuri come “Over & Out” o “Spanish Fly”, mentre altri capitoli come la bluesy “Little Fighter” o la spagnoleggiante titletrack mostrano come una band del genere può migliorare e portarci soddisfazioni incredibili…il resto rimane tutto nella media, senza infamia ne lode.
“Barcelonigham” è un disco diretto e sincero, forse troppo…oltre alla maturazione musicale, anche la voce del buon Jacob A.M. dovrebbe provare ad esplorare nuove forme d’espressione che sicuramente gioverebbe alla qualità degli Stop Stop. Appena sufficienti.