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STREAM OF PASSION – A War Of Our Own

Gli Stream Of Passion erano già a me noti per il nome, ma mai voluti ascoltare prima d’ora. Si, ogni tanto mi impunto a non voler dare neanche un’occhiata a band come questa e poi, puntualmente, me ne pento anni dopo. Scoperti durante l’ultima tappa degli Epica a Milano nel 2012, dove erano la band di supporto insieme agli Xandria, è stato amore a primo udito. Ancora mi mangio le mani per non averli scoperti prima.

Una buona band, che ha avuto problemi con l’ex-label, tanto da decidere di affidare la nascita del suo prossimo lavoro ai fans e alla raccolta fondi su indiegogo ottenendo non solo la quota prefissata di 25,000 euro ma bensì 44,000 euro a fine raccolta. Un ottimo supporto per il gruppo olandese che riesce così a sfornare il suo nuovo pargolo. 

A War Of Our Own” è un misto di canzoni diverse fra loro, ed è anche difficile fare un track by track, in quanto, già esprimere a parole la gradiosità della voce di Marcela Bovio è complicato, una delle più belle voci femminili mai sentite nella scena metal.
Il disco ascoltato per intero risulta un po’ “monotono”, non so per quale motivo, ma, forse, la disposizione delle canzoni è l’unica pecca. Presi singolarmente i brani sono, invece, molto apprezzabili, musicalmente e vocalmente fatti benissimo, non c’è ombra di dubbio.

Si alternano canzoni dai riff spettacolari e giri di basso fantastici che danno una bella carica alle tracce come in “The Curse” o anche nella stessa “Delirio“, che parte inizialmente lenta, quasi ci si illude che possa restare una ballad.
Ad opporsi a queste certamente non mancano brani lenti come “For You“, una delle tracce più spendibili dell’album, malinconica, emozionante, insomma, da lacrime. “Autophobia” presenta un’introduzione lenta, con una linea vocale bassa accompagnata dal pianoforte, bella, non da considerare come ballad, però, perchè poi si “carica”.
Altro pezzo in cui vorrei soffermarmi è “Secrets“, un brano dedicato alla piccola Mara, malata di neuroblastoma. Gli Stream Of Passion fecero un concerto di beneficenza per poterla mandare con i genitori in America per delle nuove cure. Nulla è servito, la bimba è morta comunque. La canzone è dedicata proprio alla lotta di questa bambina nei confronti di una tanto opprimente malattia. 

Un buon disco devo dire, brani belli e strutturati bene. Spero il meglio per il loro futuro: ormai hanno tutto nelle loro mani, essendo liberi dalle costrizioni di una label. Sarà dura dover gestire tutto, ma una cosa sicuro non mancherà loro: il supporto dei fans, quelli che hanno permesso alla band di uscire vittoriosa da questa battaglia per la produzione del disco e averla resa finalmente libera di poter seguire la sua strada senza aver paura.

  • 7/10

  • STREAM OF PASSION - A War Of Our Own

  • Tracklist

    01. Monster
    02. A war of our own
    03. The curse
    04. Autophobia
    05. Burning star
    06. For you
    07. Exile
    08. Delirio
    09. Earthquake
    10. Secrets
    11. Don’t let go
    12. Out of the darkness
    13. The distance between us (digipack bonus track)


  • Lineup

    Marcela Bovio - Lead Vocals, Electric Violin
    Johan van Stratum - Bass Guitar
    Eric Hazebroek - Guitars
    Stephan Schultz - Guitars
    Jeffrey Revet - Keyboards & Synths
    Martijn Peters - Drums