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THUNDERSTONE – Apocalypse Again

Pasi Rantanen rientra nei Thunderstone ed il titolo del nuovo album sembra descrivere questo fatto, apocalisse .. di nuovo! Per gli appassionati del genere sicuramente è una gran cosa, ma oggi siamo qui per vedere se il sound proposto possa ancora funzionare.

Parte la prima canzone, “Veterans Of The Apocalypse“; il titolo ha tutta l’aria di essere un inno ed infatti andando avanti con l’ascolto, possiamo notare che effettivamente si va a parare in quella direzione, specialmente verso la fine, ma in realtà è strano il fatto che si possano trovare (a mio avviso) addirittura 3 parti diverse in un unico brano. 1: la sezione Stratovarius, con la classica batteria a frullatore. 2: la sezione Rhapsody, dove le tastiere incalzano una melodia ben costruita, che richiama il sound originale della band nostrana. 3: la parte Freedom Call, dove troviamo il coro appunto, stile “Union Of The Strong”. Ma andiamo avanti per vedere se questo “Apocalypse Again” riuscirà a ritagliarsi una fetta di originalità…”The Path” parte bene ma poi si affievolisce, mentre possiamo trovare finalmente qualcosa di ben strutturato con “Fire And Ice“, dove la voce di Pasi può esprimersi al meglio e la batteria di Atte può dare ottime variazioni di ritmica al pezzo, rendendolo più interessante.

Ecco che invece con “Through The Pain” torna la monotonia; un brano che non ha niente di nuovo da dire, solo di chitarra compreso. Quest’album si sta dimostrando un po’ troppo privo di espressività ed è un peccato. In ogni caso la voce di Pasi la vedo poco adatta al classico Power Metal… forse in un contesto Hard Rock o Heavy classico risalterebbe meglio.”Higher” è invece un altro pezzo dove è stato fatto un lavoro più accurato, a partire dai riff che operano più energeticamente e dalla linea vocale, che esalta di più la voce del singer finlandese.

Wounds” è un altro brano alla Stratovarius, ma finalmente la voce di Pasi sembra dare qualcosa di più a livello d’intensità. Per il resto posso esaltare solo le chitarre di Nino Laurenne, ma da come si sarà già capito non amo ritmiche già sentite e risentite col doppio pedale e tastiera che gli va dietro. E’ proprio per questo che togliendo questo fattore, come in “Days Of Our Lives“, le cose cambiano drasticamente; c’è quel minimo di Groove che concatena la canzone, la batteria scandisce determinati momenti, diventando anche una linea guida e non un elettrodomestico. L’insieme di suoni si fa più avvolgente, tastiere e basso compresi, visto che precedentemente non avevano avuto alcun risalto. L’album si chiude con un pezzo, “Barren Land”, che parte con un sapore Progressive e che continua incalzando sempre di più il ritmo.

Di solito è alla fine che ogni album si rammollisce; invece a quanto pare i Thunderstone hanno fatto il contrario. Una partenza indecisa, senza una propria identità, che ci mette un po’ a tirar fuori quel qualcosa che motiva l’ascoltatore ad andare avanti, con dei pezzi validi alternati ad altri troppo su uno stile copia e incolla dal passato, fino ai due ultimi brani, dove sembra che un nuovo album sia stato inserito nel Jukebox. Questo “Apocalypse Again” è dunque un album per tutti quelli che amano il ritorno di un Power un po’ blasonato, ma che da comunque spazio a delle grandi idee che riescono però a conquistare il 50% della totalità; sound e produzione perfetti, grafica dell’artwork un po’ da meno.

  • 7 /10

  • THUNDERSTONE - Apocalypse Again

  • Tracklist

    1. Veterans Of The Apocalypse

    2. The Path
    3. Fire And Ice
    4. Through The Pain
    5. Walk Away Free
    6. Higher
    7. Wounds
    8. Days Of Our Lives
    9. Barren Land

  • Lineup

    Pasi Rantanen: Vocals

    Nino Laurenne: Guitars
    Titus Hjelm: Bass
    Jukka Karinen: Keyboards
    Atte Palokangas: Drums