Uno dei detti, o motti se vogliamo, che ho sempre condiviso cita più o meno ‘il rispetto non ha costo ma devi guadagnartelo’; seguire questa citazione significa trasportarla nella vita e farne un obiettivo quotidiano, anche nell’approccio al mondo musicale…gli artisti che hanno fame, che provano a spostarsi consci della destabilizzazione che ne potrebbe scaturire e che sanno superarsi godono del profondo rispetto dei fan, anche se questi risultano essere uno sparuto numero sul globo.
Tamás Kátai è un essere umano imprevedibile e volitivo…a capo dei suoi Thy Catafalque ha sempre provato a creare qualcosa che trascendesse dal sostantivo ‘metal’, provando a forgiare un universo che a poco a poco ha assunto una personalità invidiabile; la capacità di spostarsi attraverso universi estremi, ambient, sinfonici e alternative è un dono non comune e l’artista ungherese inserisce in questo nuovo “Meta” la visione profonda e mistica sempre più amante della musica e sempre meno del ‘genere’…quello che colpisce in queste nove creazioni è la semplicità di fruizione che le permea, dove le strutture sembrano alternarsi con naturalezza spropositata.
La produzione sporca e sbilanciata dona a “Meta” un valore aggiunto, riuscendo a catalizzarsi di grande epicità; i suoni sono grezzi e saturi e le performance non perdono di vista l’idea della canzone nemmeno per un secondo, ponendosi come unico obiettivo di arrivare alla pancia degli ascoltatori e far male…il mixing sbilenco e il mastering poco attento appaiono infine come scelte azzeccate per un album di questa portata.
Tamás Kátai regala il meglio di sé in ognuno dei pieces qui contenuti, dando forma ad un album caleidoscopico e dal fascino indiscutibile…”Urània”, “Malmok Járnak” e “Mezolit” rappresentano i picchi più alti della creatività del mastermind magiaro, mondi oscuri e inaccessibili dai quali se ne esce trasformati dentro, mentre altri momenti come “Siràly” e “Vonatút Az Ejszakában” fotografano una ricerca sonora approfondita e di grande intelligenza.
“Meta” non è un disco da ascoltare ma un target di apertura mentale…se siete alla ricerca di qualcosa per alleviare un viaggio in macchina o per passare il tempo tenetevi in tasca i soldini perché i Thy Catafalque non hanno bisogno di voi; ma se siete alla disperata ricerca di qualcosa che possa stupirvi e continuare a meravigliarvi ascolto dopo ascolto, beh, questa è la ‘meta’ per voi…