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TROLLFEST – Helluva


Mi sono sempre chiesto se certe band avessero potuto ricevere maggiori consensi qualora fossero nate in un’epoca diversa…molti act sono stati precursori di alcuni movimenti o, paradossalmente, sarebbero diventate delle vere icone se avessero pubblicato certe perle qualche lustro prima. Difficile effettuare una tale estrapolazione temporale…

Nel caso dei Trollfest, lo ammetto, mi sarebbe piaciuto vederli nascere una decina di anni indietro…ormai diventati dei veri alfieri del folk metal moderno, i sette norvegesi si trovano nella difficile situazione di bissare un piece complesso e variegato come “Kaptein Kaos”, platter che li ha spinti ancora più in alto nell’Olimpo della scena; il risultato, questo “Helluva”, è un concentrato di velocità e cattiveria che nella precedente opera era stato accantonato in favore di impattanti midtempos, dove la ruvidità della voce di Trollmannen è il vero valore aggiunto.

La produzione, benché moderna e colta, risulta scarnificata e meno ricercata in modo da ottenere il maggior effetto distruttivo. I suoni sono graffianti e ben amalgamati in modo da sposarsi sapientemente con il mixing, fornendo un ensemble ritmico dalla forza inarrestabile, mentre il mastering riesce a regalare quell’energia frenetica tipica del sound della band…in termini di performance ci troviamo al cospetto di sette personaggi che amano la propria musica senza compromessi, visto soprattutto il numero di arrangiamenti inseriti.

This is Just The Intro” permette di entrare nella nuova avventura della marmaglia di troll, questa volta impegnati in una ricerca dai tratti epici…”Professor Otto” “Speluking Sisters” e “Gigantic Cave” si bilanciano su blast beats furibondi e vocalismi ambivalenti, mettendo a dura prova i nostri padiglioni auricolari; il singolone “Steel Sarah” fa assaporare un mid tempo dai tratti cazzari (guardatevi il video), verve confermata dalla strumentale “Trollachen”, mentre con “Hen Of Hades” i bpm tornano ad essere elevati. “Reiten Mit Ein Fisch” e “Fraulen Helluva” progeggiano un po’ nelle strutture mentre per il duo “Kabaret”/”La Grande Finale” ritroviamo una vena retrò che aiuta a spermeare la tensione. I tre pieces finali non aggiungono molto, rimanendo tracce simpatiche e godibili.

Tante parole per dire cosa, in fondo? “Helluva” rispecchia i canoni imposti da Mr. Seidel e soci ma per qualche ignoto motivo appare meno ispirato e sincero…paradossalmente, e spero di sbagliarmi, sembra che i Trollfest siano diventati ‘professionisti’ e che abbiano perso un po’ per strada quell’appeal di ‘band’ che da sempre li contraddistingue.


  • 7/10

  • TROLLFEST - Helluva

  • Tracklist

    01. This Is Just The Intro

    02. Professor Otto
    03. Spelunking Sisters
    04. Gigantic Cave
    05. Steel Sarah
    06. Trollachen
    07. Hen Of Hades
    08. Reiten Mit Ein Fisch
    09. Fraulein Helluva
    10. Kabaret
    11. La Grande Finale
    12. What A Good Idea
    13. Don Gnomo Vega
    14. Sputnik

  • Lineup

    Manskow: Accordian & Bouzouki

    Trollmannen: Vocals
    Lodd Bolt: Bass
    Dr. Leif Kjonnsfleis: Guitars
    Drekka Dag: Saxophone
    TrollBANK: Drums
    Mr. Seidel: Guitars