I Second Brain sono essenzialmente una one-man band, guidata dal polistrumentista Arturo Agravain Iafelice, affiancato nelle registrazione del primo demo dalla bassista Lala Gabarth, impegnata anche nelle backing vocals. Gli intenti di Arturo sono molto ambiziosi e mirano a far coesistere chitarre metal con combinazioni ritmiche e arrangiamenti elettronici inusuali e non convezionali, così da creare una ibridazione tra mondi apparentemente incompatibili e fissare gli standard di un nuovo modo di concepire il metal. Facendo la tara al fatto che il progetto è ancora in fase embrionale, la registrazione è abbastanza casereccia, ci sono limiti tecnici a cui sopperire quanto prima, si sente che le idee in Into The Circle ci sono e la pulsione a sperimentare sta portando a qualcosa di concreto e non a del bieco rumorismo.
Il punto di forza della release risiede indubbiamente negli arrangiamenti elettronici, ed è già un discreto punto di partenza, visto che dovrebbero essere il perno di tutto il progetto. Questi suonano accattivanti e si configurano come mutevoli arabeschi che, similmente a un incenso pregiato, speziano la musica e colorano le chitarre di tonalità strane e difficilmente riferibili a qualche altro gruppo. Non ci sono beat danzerecci, percussioni invadenti, samples aggressivi nella musica dei Second Brain, piuttosto l’elettronica entra in gioco sotto forma di fluidi di note industriali, che si avviluppano al metal e danno alla luce un nuovo composto, nel quale le parti che si mischiano insieme si compenetrano in piena armonia. Il mood dei brani è difficile da definirsi, passando da freddi paesaggi cibernetici a visioni da Mille e Una Notte: c’è qualche brusco cambio d’atmosfera che poteva suonare più naturale e meno forzato, ma tutto sommato il dipanarsi delle canzoni segue sempre una sua logica e non si perde il filo del discorso nell’ascolto.
Le chitarre, dal riffing extreme metal serrato ma non propriamente thrash, hanno una resa accettabile, anche se un po’ confusa e con poca pesantezza, mentre il vero assente risulta essere il basso, praticamente inudibile. Per l’unica collaboratrice del leader del gruppo, c’è però la soddisfazione di aver contribuito con oniriche backing vocals a dare uno smaccato tocco orientale a “Into The Circle”; al contrario, le vocals di Arturo si arrampicano in una quantità infinita di registri, alcuni ben padroneggiati, altri affrontati in maniera incerta. La voce di Agravain Iafelice funziona su metrice anomale e mood cibernetici, si dimostra poco adatta a un cantato più canonico ed interpretativo, che richiederebbe la presenza di un vero singer dietro il microfono.
Sottolineato, infine, che i patterns ritmici sono strutturati con intelligenza ma difettano di tiro, causa l’artificiosità dello strumento, promuoviamo, seppur con riserva, la manciata di canzoni proposta dai Second Brain, dei quali premiamo le idee e sorvoliamo volentieri, per ora, sulle carenze formali, che si possono aggiustare con budget e tempistiche diverse a disposizione. Vediamo se il metal futuribile sfornato quest’anno riuscirà a spiccare il volo o resterà una semplice utopia.
Into The Circle
Into The Circle -
-
Tracklist
1.A Storm Is Coming
2.The Cage
3.Calling Of The King
4.Fair Demon (F.D.O.T.D.D.)
5.3407 – Picture Of An August Night
-
Lineup
Andrea Archita: Vocals
Mauro Paietta: Guitars, Bass, Keyboards and Sequencer
Stephan Doureau: Bass
Damien Duchateau: Drums
- GenerePower/Thrash Metal
- Anno2010
- Casa discograficaAutoprodotto
- Websitehttp://www.myspace.com/myrefugemetal