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PERCEVERANCE – Persistence In Time

Primi segnali di vita per i liguri Perceverance, pronti a combattere nell’affollata arena del thrash con il primo demo “Persistence In Time”. A fronte dei molti gruppi che approdano al demo ormai perfettamente attrezzati per l’esordio ufficiale, si sente che i Perceverance hanno registrato questi pezzi per darsi un momento di verifica, capire in sostanza a che punto siano arrivati dopo un primo periodo di lavoro comune. Le idee su come distinguere la propria proposta e darle dei tratti peculiari rimangono per ora inespresse, vanno più che altro intuite in canzoni al momento abbastanza scolastiche. Se a livello compositivo la tendenza a voler uscire dal branco riesce ad emergere, dal lato tecnico ci sono lacune piuttosto evidenti da colmare, e su quello il gruppo dovrà lavorare parecchio in futuro per essere competitivo. Entrando nello specifico di quanto sentito nelle quattro tracce proposte, tre originali più una cover da culto dei Threnodial (conterranei dei nostri e autori di unico disco nel 2006, “Eternalight?”) la prima cosa che viene da pensare è che manchi cattiveria, quella sana furia assassina tipica del thrash qui difficilmente rinvenibile per colpa di un riffing privo del necessario mordente e di una batteria che tiene il tempo ma è incapace di pestare duro e di dare il cambio di passo quando serve.

Le sei corde funzionano meglio nelle aperture hard rock a cui sovente i pezzi si abbandonano, diciamo che appaiono un accostamento ai Metallica meno belligeranti, e, seppur perfettibili, questi frangenti più tranquilli lasciano intravedere un discreto gusto melodico e una capacità di uscire dagli schemi dell’assalto prolungato e della velocità a tutti i costi. La voce vorrebbe richiamare gli standard di James Hetfield, nelle parti più ringhianti manca il bersaglio, raggiunge invece risultati più apprezzabili quando c’è da tessere un minimo di melodia vocale. Il vero fiore all’occhiello è la chitarra solista, di qualità decisamente più pregiata rispetto al livello strumentale medio messo in luce: veloci, esuberanti, in risalto rispetto alle ritmiche, i solos rialzano le quotazioni delle song proposte, e non lasciano alcun motivo di perplessità. Detto che i passi in avanti da compiere sono tanti, va dato atto ai ragazzi di non affidarsi a formule convenzionali per la struttura dei pezzi, che pur nella limitatezza dei mezzi attuali si sviluppano sulla lunga durata attraverso molteplici sezioni strumentali, non basate per forza sulla pura aggressione ma su diversi livelli di tensione, come del resto usavano fare le band thrash di rango negli anni ’80: all’epoca non bisognava essere etichettati come “progressivi” per suonare un minimo intricati.

Acquisita una migliore dimestichezza con gli strumenti, in modo da concretizzare le idee che hanno in testa, nulla vieterà ai Perceverance di togliersi le proprie soddisfazioni con del materiale pienamente all’altezza, per ora c’è tanto da migliorare.

  • 6/10

  • PERCEVERANCE - Persistence In Time

  • Tracklist

    01.    Gamling With The Death

    02.    Soldiers Of Tomorrow

    03.    Chaosgeddon

    04.    Evil Of The Time To Come


  • Lineup

    Met – voce, chitarra

    Ricky – chitarra

    Andre – basso

    Frasse –
    batteria