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ANETTE OLZON – Shine

Anette Olzon è un volto già ben noto, poichè è stata la seconda cantante dei Nightwish, a cui farò soltanto accenno, dato che sono qui per recensire il suo album di debutto.
Questa donna ha avuto sempre delle buone doti canore che, a mio avviso, non sono mai emerse più di tanto nella sua carriera precedente.
La ritroviamo qui, a distanza di tempo, che comincia a  “brillare” per la sua nuova carriera da solista, esattamente come il suo album “Shine“. Odio fare le track by track, ma in questo caso è necessario per capire le emozioni che ogni canzone riesce a comunicare nell’ascoltatore, perchè è una cosa che nessuno è riuscito a farmi provare così tanto prima di ora.

La opener dell’album, “Like A Show Inside My Head“, ha un’intro malinconica, accompagnata da archi e tastiera. Ascoltando il brano, grazie sia alla parte strumentale che alla voce di Anette, nasce all’interno dell’ascoltatore un vuoto, il sangue si gela e cominciano letteralmente i brividi.

E’ il turno di “Shine“, omonima traccia dell’album, che fa sparire un po’ quel senso di vuoto e freddo che era stato creato dall’ascolto della canzone precedente, conferendo un senso di speranza con il suo “you’ve never been lonely”.

Con “Floating“, la prima traccia lenta, torniamo nel tunnel della malinconia, così come con il primo singolo “Lies“, che abbiamo avuto tutti modo di sentire, un brano che prosegue questo percorso di emozioni forti che vengono sparate nelle orecchie dell’ascoltatore e raggiungono pian piano il suo cuore.

Invincible” rappresenta la traccia che vi devasterà una volta per tutte. Dopo tutto questo via e vai emotivo, ecco la canzone dedicata al primo figlio Seth, lenta e bellissima, che fa letteralmente piangere (e dire che io non piango mai ascoltando musica ndr). Si sente tutto l’amore che una madre prova per il proprio bambino e bisogna essere veramente non umani per non tirare fuori qualche lacrima dopo un ascolto del genere. Sulla stessa scia si colloca “Falling” (pezzo collocato dopo “Hear Me” ndr) che avevamo già avuto modo di sentire in versione demo.

Segue “Hear Me“, un pezzo ritmato che nasconde una richiesta di essere ascoltati, come da titolo, che viene trasmessa perfettamente al destinatario.

Le ultime tre canzoni rappresentano un trio, che preso in maniera unitaria, distrugge sempre più.

Moving Away” , improntata sul menefreghismo e sulla necessità di andare avanti a qualsiasi costo, è seguita da “One Million Faces” feat. Martijn Spierenburg dei Within Temptation, un accompagnamento melodico alla tastiera che porta a essere questo brano uno dei preferiti dell’album.

Per quanto riguarda la closer, “Watching Me From A Far“, altro brano lento, uno dei miei preferiti. Una chiusura perfetta per concludere al massimo questo viaggio di emozioni iniziato con “Like A Show”, un percorso che si può vivere realmente brano per brano, sentimenti che in ogni canzone riescono a spezzarti realmente in mille pezzi, un tunnel senza via di uscita. Ma, alla fine di questo brano, ecco una luce che “brilla” in fondo a questa galleria.

Ed è così che Anette Olzon mostra al mondo un album degno di nota, produzione e mixaggio perfetti, arrangiamenti musicali ottimi e una voce che finalmente si fa sentire per quello che è.
Senza dubbio, ha fatto un buon lavoro con i Nightwish, ma con questa nuova produzione si sente la vera Anette Olzon che brilla in un genere che è nel suo essere.
Non è possibile etichettarla, ogni brano ha un suo genere, non la si può definire ”rock” ma neanche ”pop”.
Apprezzata anche la scelta della tracklist, canzoni che ascoltate nel suo ordine ti scombussolano a livello emozionale. Se l’ordine fosse stato diverso, probabilmente l’effetto non sarebbe stato così forte. 

Una cosa che ho apprezzato particolarmente è il suo modo di riuscire a farti sentire quello che lei prova cantando ogni canzone. La sua rabbia, la sua malinconia, la sua speranza, l’amore per il figlio, si sente tutto. Ed è questo che una cantante deve fare: riuscire a collegare la propria voce al cuore. Non per esprimere un parere negativo su tutti gli altri artisti, ma un album interamente così è rarissimo. Ero molto scettica quando ho sentito che avrebbe seguito una carriera solista ma, dopo l’ascolto di questo album, auguro davvero buona fortuna alla giovane svedese e di continuare di questo percorso basato su una musica che le viene dal cuore, perchè le riesce benissimo.
  • 9/10

  • ANETTE OLZON - Shine

  • Tracklist

    01. Like A Show Inside My Head
    02. Shine
    03. Floating
    04. Lies
    05. Invincible
    06. Hear Me
    07. Falling
    08. Moving Away
    09. One Million Faces
    10. Watchig Me From A Far


  • Lineup

    Anette Olzon - Voice