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LEVIATHAN – Beholden To Nothing, Braven Since Then

I Leviathan sono una progressive metal band formatasi nel 1989, e dopo soli 2 anni confermano la loro line-up; nel 1991 pubblicano il loro primo EP: “Leviathan“.

Fino ad oggi hanno hanno all’attivo altri quattro full-length, e qualche cambio di vocalist e drummer, una separazione e la riunione del gruppo (in occasione di questo evento venne pubblicato un dvd raccolta nel 2007); ci troviamo quindi ora davanti al loro quinto album: “Beholden To Nothing, Braven Since Then“.

La prima particolarità che salta all’occhio è la durata del CD: quasi un’ora e mezza e una tracklists di ben 15 canzoni! Già da questo si può pensare che in assenza di un pò di creatività si rischia di trovarsi di fronte un ascolto noioso e ripetitivo.

L’opening “Ephemeral Cathexis” è caratterizzata da un’impronta symphonic, che trovo decisamente ben azzeccata, ideale per dare un po’ di atmosfera e colore a tutte le successive canzoni, anche se di stampo diverso.

Ora, non parlerò di tutte le tracce nello specifico (eccetto una che merita particolare attenzione) , perchè effettivamente il sound di ogni componimento è lo stesso; si fa molta fatica a distinguere una traccia dall’altra, da quella appena ascoltata; non lo si nota subito ma già dalla quinta canzone si inizia a sentire quel vago senso di ripetitività.

A livello tecnico, tuttavia, non presenta pecche di sorta; però si ha di fronte qualcosa di sterile, di molto freddo e distante dall’ascoltatore; questo difatti contribuisce parecchio a rendere monotono e noioso l’album in questione.

Sono un pò deluso perchè da una band con un’esperienza più che ventennale mi aspettavo un esito migliore, qualcosa che facesse infiammare gli animi, che rimanesse dentro; invece passa completamente in secondo piano nonostante l’impegno e la tenacia del gruppo.

Unica traccia degna di nota (come già anticipato prima), é l’undicesima: “Empty Vessel of Faith“.

Questa a livello ritmico è davvero una bomba, un piacere da ascoltare, con una voce sensazionale che sa tirar fuori la grinta senza allontanarsi dal genere; l’assolo di chitarra è davvero molto ben inserito nella costruzione musicale e devo dire che mi è rimasto impresso.

Purtroppo, non può una sola traccia compensare le lacune di tutte le altre, per quanto sia bella; dopo tutto l’ascolto, che si conclude con una traccia che porta il nome di questo full-legth, dalla durata di oltre dieci minuti, si viene ad aumentare il senso di pesantezza e si sottolinea la brutta riuscita di questo lavoro.

In conclusione, è un album tra i più anonimi del progressive, ma è sempre difficile sfornare nuove idee, riuscire a concretizzarle e quindi darle “in pasto” al pubblico senza ricevere critiche!

Questa volta Leviathan avete volato un po’ basso, ma sicuramente saprete riprendervi come avete sempre fatto.

  • 5,5/10

  • LEVIATHAN - Beholden To Nothing, Braven Since Then

  • Tracklist

    01. Ephemeral Cathexis
    02. A Shepherd's Work
    03. Intrinsic Contentment
    04. Overture of Exasperation
    05. Creatures of Habit
    06. Solitude Begets Ignorance
    07. A Testament for Non-believers
    08. If the Devil Doesn't Exist…
    09. Magical Pills Provided
    10. Thumbing Your Nose at Those Who Oppose
    11. Empty Vessel of Faith
    12. Words Borrowed Wings
    13. Bettering Darklighter
    14. Misanthrope Exhumed
    15. Beholden to Nothing , Braver Since Then


  • Lineup

    John Lutzow – Guitars / Keyboards / Vocals
    Jeff Ward – Lead Vocals
    Derek Blake – Bass / Percussion
    Dave Rumbold - Drums
    Trevor Helfer - Drums
    Ronald Percival – Drums
    Rachel Segal - Violin