La symphonic band olandese sembra ormai inarrestabile: subito dopo aver concluso il tour
europeo da headliner, ha annunciato ai fan l’uscita dell’EP “Lunar Prelude“, prevista per il 19
febbraio. I Delain si sono divertiti a stuzzicare la curiosità dei fan riguardo al nuovo album, atteso entro la fine del 2016, inserendo in questo EP due inediti.
“Suckerpunch” è un brano molto orecchiabile, non si toglie facilmente dalla testa anche soltanto dopo un primo ascolto: l’intro si può definire quasi elettronica, ma subito vengono inseriti i classici elementi del symphonic, come gli arrangiamenti orchestrali, e si crea una sorta di mix tra metal e musica “ballabile”.
L’altro inedito è “Turn The Lights Out“, che i fan avevano avuto l’onore di ascoltare live durante l’ultimo tour: la versione studio naturalmente contiene maggiori sfumature, si tratta di un brano
malinconico in cui si sente particolarmente la presenza delle tastiere; la canzone cresce lentamente, passando da un inizio soft ad una conclusione più sontuosa. In entrambi gli inediti
Charlotte mantiene il proprio stile vocale che continua a farla distinguere da tutte le altre cantanti contemporanee.
Segue una nuova versione di “Don’t Let Go“, bonus track dal loro ultimo lavoro “The Human Contradiction“: a dir la verità, di nuovo non ha molto se non arrangiamenti leggermente diversi e una maggiore focalizzazione sulla parte strumentale, che emerge di più rispetto al brano originale.
Vi sono poi quattro tracce live (“Lullaby“, “Stardust“, “Here Come The
Vultures” e “Army of Dolls“), tutte registrate durante il tour del 2015: niente di speciale ma saranno sicuramente molto apprezzate dai fan della band che amano sentire le diverse versioni e
sfumature delle loro canzoni preferite.
Una ripresa orchestrale di “Suckerpunch” chiude l’EP, che
si presenta come un buon lavoro da parte dei Delain ma, a mio parere, potevano ideare qualcosa
di più particolare per anticipare il prossimo album.
Gli inediti promettono comunque molto bene e
non ci resta che aspettare news da parte del sestetto olandese.