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LORDI- To Beast Or Not To Beast

I Lordi sono uno di quei casi dove demordere e mollare sarebbe un mero peccato…una carriera ventennale (nonostante soli sei dischi e nemmeno dieci anni di ‘luci della ribalta’) che solo da un lustro a questa parte sta portando alla band i giusti benefici e la gratificazione per tanta fatica e per le energie (e i soldi) investiti, sia nel personaggio che nei dischi… 

Non bastasse, anche i continui cambi di formazione e qualche avvenimento nefasto (la morte di Otus, precedente batterista) hanno contribuito a mettere in difficoltà il quintetto finlandese…ma ad acque calme, mr. Lordi ha preso la propria band, ne ha cambiato qualche aspetto e ha sfornato il sesto disco, quello che dovrebbe proiettarlo ancora più in altro…in primis ci troviamo al cospetto del disco più violento che la band abbia mai realizzato (si dice che sia in onore di Otus e che alcune idee gli appartenessero), dove il canonico hard rock pomposo lascia ampi spazi a innesti di heavy metal classico…in secondo luogo, il mostruoso cantante non s’è preso la briga di comporre tutto ma ha permesso ai propri compagni (principalmente Amen e Ox) di coadiuvarlo nella stesura delle tracks.

La produzione, affidata anche in questo caso al maestro Micheal Wagener, è scintillante e poderosa, atta a riversare tutta la rabbia che la band porta in corpo…i suoni sono mastodontici, puliti, energici e penetranti fin nel cervello, mentre le performance sono calibrate per far i modo che “To Beast Or Not To Beast” si riveli un calcio sui denti dall’inizio alla fine. Il mixing è bilanciato, il mastering atto a dar il maggior tiro possibile e l’artwork è, come sempre, geniale e piacevolmente provocatorio. 

Già dall’opener “We’re Not Bad For The Kids (We’re Worse)” si capisce che i Lordi vogliono sconvolgere i propri fan in maniera metodica…l’heavy metal entra pesantemente in gioco ma sempre ben ‘mascherato’. “I Luv Ugly” e “The Riff” si candidano ad essere dei monoliti live di sicura presa, mentre “Something Wicked This Way Comes”, “Happy New Fear” e “Candy For The Cannibal” prendono la palma d’oro come highlight del disco, carichi di enfasi e arrangiamenti avvolgenti…interessante anche “I’m The Best”, con il coro strasentito e ruffianissimo ma che non stona in un contesto così ampio come “To Beast Or Not To Beast”. 

In conclusione, i Lordi hanno preso seriamente il proprio ruolo…al punto della loro carriera sarebbe stato più facile fare un ‘disco-compitino’, invece di stravolgere il gioco rimescolando le carte. Interessanti sotto ogni aspetto, intelligenti e mai scontati…più che una conferma. 

  • 8/10

  • LORDI - To Beast Or Not To Beast

  • Tracklist
    01.   We’re Not Bad For The Kids (We’re Worse)
    02.   I Luv Ugly
    03.   The Riff
    04.   Something Wicked This Way Comes
    05.   I’m The Best
    06.   Horrifiction
    07.   Happy New Fear
    08.   Schizo Doll
    09.   Candy For The Cannibal
    10.   Sincerely With Love
    11.   SCG6: Otus Butcher Clinic

  • Lineup
    Mr. Lordi: Vocals
    Amen: Guitars
    Ox: Bass
    Hella: Keyboards
    Mana: Drums