Il live album è qualcosa che oggi giorno ha un valore agrodolce…se da una parte ha perso il fascino mistico che possedeva nelle decadi finali del secolo scorso dall’altra ha assunto un valore di marketing notevole, riuscendo a scaturire prodotti di vendita sempre più interessanti; indubbiamente la qualità moderna visivo/sonora rende tutto più appetitoso, al punto che molte persone ne usufruiscono per scoprire nuove band.
Sul valore dei Seventh Wonder non viene nemmeno la tentazione di soffermarsi…quattro dischi in studio uno più bello dell’altro, una caratura esecutiva impareggiabile e un appeal fresco ed energico sono solamente di biglietti da visita intriganti, in quanto la band svedese è anche progressione evolutiva e pathos sentimentale…questo “Welcome To Atlanta – Live 2014” rappresenta un live fuori dagli schemi, strutturato in modo inusuale: da una parte troviamo la performance al Progpower Fest 2014, dove il combo ha regalato il monolitico “Mercy Falls” in tutta la sua interezza, e dall’altro un vip-show per pochi dove la band propone una serie di cool songs atte a suggellare un evento unico. Ciliegina sulla torta, quasi non fosse abbastanza, le nuove “Inner Enemy” e “The Promise”, che fungono da antipasto alla nuova creatura che dovrebbe arrivare in primavera.
Che li vogliate conoscere, che ne siate fans accaniti o che siate solo persone umili che cercano buona musica, i Seventh Wonder vi mettono nella condizione di accontentarvi sotto ogni punto di vista. Assaporate le doti in perpetuo movimento del duo Soderin/Liefvendahl, gustatevi episodi portanti come “Welcome To Mercy Falls” o “Taint The Sky” e godete della caratura di uno dei più grandi cantanti del momento, perché “Welcome To Atlanta – Live 2014” è uno scrigno carico di passione da possedere ed aprire ogni giorno.