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STARTODAY – Good luck

Se c’è una cosa fantastica della scena hardcore è che le band sembrano veramente instancabili, sempre pronte a sobbarcarsi tour su tour spesso a bordo di furgoni ai limiti dell’integrità strutturale ed a fare uscire album alla velocità della luce per tornare on the road il più in fretta possibile. Prima di sviscerare a modo questo EP, vorrei spendere due parole su questi ragazzi e sul perché meritano rispetto. Prima di tutto riprendono il nome dal disco omonimo dei Gorilla Biscuits, semplicemente la band che ha gettato le basi per quello che sarebbe stato l’hardcore da quel momento in poi. Poi va lodata l’evoluzione degli Startoday, capaci di smuoversi da quel pantano in cui si erano andati a trovare suonando uno skatepunk melodico tanto energico quanto debitore di gruppi come Strike Anywhere e, restando in ambito italiano, Jet Market ed X-State Ride. E allora se certe realtà rimangono irraggiungibili, o semplicemente si è eaurito un certo tipo di stimolo, è cosa buona e giusta cambiare leggermente strada per raggiungere risultati decisamente migliori. Nettamente migliori. La sferzata degli Startoday verso un tipo di hardcore più maturo, rabbioso ed emozionale nel senso non plastificato del termine ha quasi dell’incredibile per la rapidità e per la coerenza con cui è stata effettuata. Good Luck non rinnega niente degli Startoday passati, semplicemente li eleva a band validissima che prende sì come riferimento i vari Comeback Kid, Verse e Take it back! (sottovalutati ma grandissimi!), ma riesce ad inserire in formule ormai collaudate e rodate parecchi elementi personali. Un uso sapiente dei cori, chitarre taglienti che non rinunciano però ad una certa melodia, un basso pulsante e dirompente, le parti veloci e tirate alternate benissimo a quelle più lente ed introspettive, tutti questi sono fattori che fanno promuovere a pieni voti la nuova direzione degli Startoday. Peccato per la presenza di soli cinque brani, ma già con questi ci si riesce a fare un’idea della qualità di questo dischetto, con bordate come “Always behind” che tira fuori il lato più aggressivo degli abruzzesi (e anche certe mitragliate quasi metalcore francamente evitabili) e perle come la conclusiva “Life goes on” che aprono il cuore anche del più tamarro della scena HC. Veramente un piccolo capolavoro, una di quelle canzoni che riescono a portare un lirismo e una sensibilità uniche in un genere ruvido e spigoloso come quello del quintetto. E che nessuno parli di emo, qui non ce n’è traccia! Una bella prova, decisamente matura, appassionante e sentita, adesso attendiamo con trepidazione il full lenght!

  • 7/10

  • STARTODAY - Good luck

  • Tracklist
    1. Collapse
    2. Few seconds to understand
    3. Welcome mediocrity
    4. Always behind
    5. Life goes on

  • Lineup
    Egidio Cilli. voce
    Francesco Cilli. batteria, voce
    Giovanni D'Annibale. chitarra
    Carlo Duronio. chitarra
    Stefano Marotta. basso