Continuiamo ossessivamente a ripeterci che la scena italiana non ha nulla da invidiare a quella straniera, che la caratura delle band nostrane regge il confronto con quella della restante parte del mondo e che dobbiamo sostenere il metal tricolore prima di arrenderci all’esterofilia…queste tre arringhe rispecchiano la verità indubbiamente ma per una volta cerchiamo di vederla dal lato ‘romantico’…
Gli Elvenking, in fondo, rappresentano il sogno nel cassetto di ogni metalhead del Bel Paese; nati quasi vent’anni fa come progetto tra amici, hanno da subito serbato in cuore il desiderio di forgiare un act professionale che, di anno in anno, si è sviluppato in qualcosa di inaspettato. Il sound maturo permette al sestetto friulano di essere unico e riconoscibile, dove la voce di Damna si plasma come faro intenso e graffiante in un universo di ‘voci limpide’, e dove l’attenzione maniacale in ambito compositivo permette una continua ricerca del proprio ‘Graal artistico’. Questo primo live degli Elvenking è molto di più di quanto possa sembrare: un ‘manifesto’ di quelle band italiane che continuano imperterrite nel fare musica anche se dovrebbero godere di maggiore visibilità e spazio.
Tecnicamente “The Night Of Nights” è un vero gioiello: la produzione è volutamente live e intensa, capace di permeare di sudore e passione anche le mura di casa; i suoni sono ben curati e puliti mentre le performance portano in auge un combo di indubbio spessore (specialmente Symohn dietro ai tamburi), il tutto condito con un lavoro di mixing e mastering che riesce a farci arrivare ogni singola nota prodotta nella ‘serata delle serate’.
E anche se Il Deposito non è pieno (recitiamo un vigoroso mea culpa), la band di Sacile non si risparmia sui brani e sulla resa…”The Manifesto”, “Pagan Revolution” e “Elvenlegions” si alternano a pieces come “Runereader”, “Skywards” e “The Winter Wake”. Capacità intrattenitive e passione per lo stage si possono riscontrare in “A Prayer To Cernunnos” e “Symohn’s Bash” mentre gli apici della serata arrivano con “The Cabal”, “The Divided Heart” e la conclusiva “Pagan Purity” che vede in veste di guests i due ex membri Jarpen e Gorlan.
In conclusione, signori e signore, ci troviamo al cospetto di uno degli act più in forma e ispirati che siano mai apparsi sul suolo italico…al concerto erano presenti anche fans di provienenza estera ed extraeuropea, segno che gli Elvenking hanno fatto breccia anche fuori dalle Alpi, particolare da tenere in considerazione.