[ENG] “Plague Of Rats” marks the triumphant return of Brainstorm, blending the solid roots of German power metal with ethnic influences, particularly Indian ones. With its release scheduled for February 28, 2025, the album showcases the band’s ability to reinvent itself and embrace bold experimentation while maintaining the technical brutality and aggression that have defined them. Despite radiating an overwhelming energy in every track, there are moments where greater innovation and variety could have further enriched the listening experience.
The album unfolds as a seamless sonic journey, designed to keep adrenaline levels high, from the introspective atmosphere of the intro to the triumphant climax of “Curtains Fall” Each track is crafted to enhance an aggressive charge and relentless energy, delivering an intense and cohesive experience. Collaborations with artists such as Elina Siirala (Angel Nation, Leaves’ Eyes) and Alex Krull (Atrocity, Leaves’ Eyes) introduce unexpected elements and lend the tracks they participate in unique and distinctive nuances, making the journey even more immersive. While it lacks softer moments, the sheer power and consistency of the entire project captivate the listener, turning what might seem like linearity into a concentrated dose of raw strength.
Musically, the album asserts itself as a whirlwind of energy: powerful riffs and fast solos intertwine with a solid rhythm section, serving as an essential foundation for a dense and layered sonic canvas. Tracks like “Beyond Enemy Lines” and “Garuda” embody an almost perfect synergy, where Milan Loncaric and Torsten Ihlenfeld’s guitars engage in a dynamic dialogue with the precise rhythms of Dieter Bernert and Andreas Armbruster, boldly merging tradition and innovation. Although some passages tend to repeat, this is largely compensated by the coherence and creative strength permeating the entire project, offering the listener an intense and engaging musical experience.
Andy B. Franck’s voice is the true driving force of the album, powerful, direct, and consistent, guiding the listener with unwavering determination. His collaborations with Elina Siirala on “Your Soul That Lingers In Me” and with Alex Krull on “From Hell” add further vocal depth, enriching the soundscape with well-calibrated contrasts. While the album leans towards a steady vocal approach, Franck’s stage presence and interpretative ability make up for the relative lack of stylistic variation, keeping the emotional tension high from start to finish.
The production, handled by Seeb Levermann, successfully captures Brainstorm’s visceral live energy, delivering a powerful and immersive sound. Each instrument finds its place thanks to a detailed and balanced mix, highlighting the strength of the arrangements without sacrificing clarity. The result is a sharp, modern sound that seamlessly blends with the classic roots of power metal, amplifying the emotional impact of the listening experience. At times, the particularly intense approach tends to saturate the frequencies, leaving less room for overall dynamics, but the sonic consistency and attention to detail ensure a solid and immersive album from beginning to end.
Traversing the album’s 11 tracks, several key moments stand out:
- “Beyond Enemy Lines”: An immediate and overwhelming impact—gritty riffs and a pounding groove throw the listener straight into the album, establishing its tone from the outset.
- “Garuda”: A bridge between tradition and innovation, where exotic influences intertwine with the power of metal, creating a track that alternates between sheer intensity and refined melodic solutions.
- “Curtains Fall”: A majestic closing track that builds in tension and epic grandeur, its intense and enveloping progression providing a sense of fulfillment and a lasting impression.
- “Your Soul That Lingers In Me” & “From Hell”: Featuring Elina Siirala and Alex Krull, these tracks break the album’s uniformity, adding depth and variety to the overall interpretation.
Despite its undeniable technical prowess and unrelenting energy, Plague Of Rats does have moments that might feel somewhat repetitive due to the lack of more relaxed passages. However, alternative dynamics are not entirely absent, particularly in “Garuda” and “The Shepherd Girl,” which are infused with Indian influences. While these moments are somewhat limited, they add a distinctive touch that, if further explored, could make the band’s sound even more multifaceted and engaging. These elements could be the key to future evolution, enriching the band’s offerings without compromising its identity.
“Plague Of Rats“ highlights Brainstorm’s extraordinary technical and performance abilities, reinforcing their prominent position in the metal scene. The album is a powerhouse of energy and precision, delivering moments of originality and intensity, thanks in part to collaborations and experimental musical passages. While not without its flaws, such as a certain lack of dynamic variety, the work remains a solid and passionate effort that refreshes the band’s sound without altering its core identity.
[ITA] “Plague Of Rats” segna il trionfale ritorno dei Brainstorm, fondendo le solide radici del power metal tedesco con influenze etniche, in particolare quelle indiane. Con l’uscita prevista il 28 febbraio di questo 2025, l’album testimonia la capacità della band di reinventarsi e di osare sperimentazioni audaci, mantenendo intatta la brutalità tecnica e l’aggressività che li ha consacrati. Pur irradiando un’energia travolgente in ogni traccia, emergono sprazzi in cui una maggiore innovazione e varietà avrebbero potuto arricchire ulteriormente l’esperienza d’ascolto.
L’album si svela come un percorso sonoro ininterrotto, studiato per tenere alta l’adrenalina, dall’atmosfera introspettiva dell’intro fino al culmine trionfale di “Curtains Fall“. Ogni traccia è concepita per esaltare una carica aggressiva e un’energia incessante, che si fanno portatrici di un’esperienza intensa e coesa. Le collaborazioni con artisti come Elina Siirala (Angel Nation, Leaves’ Eyes) e Alex Krull (Atrocity, Leaves’ Eyes) introducono spunti inaspettati e donano ai brani a cui hanno preso parte sfumature inedite e distintive, rendendo il percorso ancora più coinvolgente. Pur mancando di momenti più delicati, la forza e la continuità dell’intero progetto catturano l’ascoltatore, trasformando quella che potrebbe apparire come una linearità in un concentrato di pura potenza grezza.
Musicalmente, l’album si impone come un turbine di energia: potenti riff e veloci assoli si intrecciano con una sezione ritmica solida che funge da base imprescindibile per un canovaccio sonoro denso e stratificato. Brani come “Beyond Enemy Lines” e “Garuda” incarnano una sinergia quasi perfetta, dove le chitarre di Milan Loncaric e Torsten Ihlenfeld dialogano con la precisione metrica di Dieter Bernert e Andreas Armbruster, fondendo in modo audace tradizione e innovazione. Pur riconoscendo che alcuni passaggi tendono a ripetersi, questo aspetto è ampiamente compensato dalla coerenza e dalla forza creativa che pervadono l’intero progetto, regalando all’ascoltatore un’esperienza musicale intensa e coinvolgente.
La voce di Andy B. Franck è il vero motore dell’album: potente, diretta e coerente, essa guida l’ascolto in maniera determinata. Le collaborazioni con Elina Siirala in “Your Soul That Lingers In Me” e con Alex Krull in “From Hell” aggiungono ulteriori sfumature vocali, arricchendo la trama sonora di contrasti ben calibrati. Sebbene l’album privilegi un’impostazione vocale costante e diretta, la presenza scenica e la capacità interpretativa di Franck compensano la relativa mancanza di variazioni stilistiche, mantenendo alta la tensione emotiva dall’inizio alla fine.
La produzione, curata da Seeb Levermann, riesce nell’intento di catturare l’energia viscerale dei Brainstorm dal vivo, restituendo un sound potente e coinvolgente. Ogni strumento trova il proprio spazio grazie a un mix dettagliato e bilanciato, capace di esaltare la forza degli arrangiamenti senza sacrificare la nitidezza. Il risultato è un suono moderno e tagliente, che si fonde con naturalezza alle radici più classiche del power metal, amplificando l’impatto emotivo dell’ascolto. In alcuni momenti, l’approccio particolarmente carico tende a saturare le frequenze, lasciando meno respiro alla dinamica complessiva, ma la coerenza sonora e la cura nella resa complessiva mantengono il disco solido e avvolgente dall’inizio alla fine.
Ripercorrendo le 11 tracce dell’album, si delineano i seguenti passaggi fondamentali:
- “Beyond Enemy Lines“: un impatto immediato e travolgente: riff grintosi e un groove martellante proiettano l’ascoltatore direttamente al centro dell’album, stabilendo fin da subito il tono dell’opera.
- “Garuda“: un ponte tra tradizione e innovazione, dove le influenze esotiche si intrecciano con la potenza del power metal, dando vita a una traccia che alterna momenti di veemenza a soluzioni melodiche suggestive e ricercate.
- “Curtains Fall“: Una chiusura maestosa che si sviluppa in un crescendo di tensione ed epicità. La progressione musicale, intensa e avvolgente, amplifica il senso di compimento, regalando un finale che lascia il segno.
- “Your Soul That Lingers In Me” e “From Hell “: le voci di Elina Siirala e Alex Krull aggiungono profondità e carattere, spezzando la compattezza del disco con queste due tracce che donano maggiore respiro e varietà all’interpretazione complessiva.
Nonostante le indiscutibili qualità tecniche e l’energia che attraversa l’album, Plague Of Rats presenta alcuni momenti che possono risultare un po’ ripetitivi, complice la mancanza di passaggi più rilassati. Tuttavia, le dinamiche alternative non sono del tutto assenti, emergendo in particolare in “Garuda” e in “The Shepherd Girl“, intrisi di suggestioni indiane. Questi episodi, sebbene circoscritti, aggiungono una sfumatura distintiva che, con un’esplorazione più approfondita, potrebbe contribuire a rendere il suono ancora più sfaccettato e coinvolgente. Questi elementi potrebbero rappresentare la chiave per un’evoluzione futura, arricchendo ulteriormente la proposta della band senza snaturarne l’identità.
“Plague Of Rats” mette in evidenza le straordinarie capacità tecniche e performative dei Brainstorm, consolidando la loro posizione di rilievo nella scena metal. L’album è un concentrato di energia e precisione, capace di regalare momenti di originalità e intensità, grazie anche alle collaborazioni e ai passaggi musicali più sperimentali. Sebbene non privo di alcune lacune, come una certa mancanza di varietà dinamica, il lavoro rimane una proposta solida e appassionata, che rinfresca l’offerta della band senza alterarne la sua identità.
