IGNITE – A War Against You

Ritorno in grande stile per i californiani Ignite dopo le fatiche di “Our Darkest Days “, album e tour che hanno impegnato dal 2006 la band capitanata dal travolgente Zoli Teglas. “A War Against You” è un album squisitamente punk, come non si sentiva da tempo e come forse nemmeno gli stessi Ignite componevano dai lontani tempi di “Call On My Brothers“. I messaggi sociali e l’attitudine sono saldamente al centro di questo lavoro, che riscopre piacevolmente non solo la freschezza musicale della band, ma anche il desiderio di lasciare una traccia, di urlare fuori dal coro un dissenso che sempre più spesso il genere sta dimenticando di mostrare.

Tredici pezzi veloci, incisivi, martellanti: un album che torna indietro verso le origini, ma che si proietta anche verso un futuro in bilico. “Begin Again” è una promessa, un buon proposito e una minaccia, ecco come appare subito nella sua sfrontatezza; ma non c’è solo questo in un album come “A War Against You“, c’è anche qualcosa di più profondo e ne sono testimoni “Alive” e “You Saved Me“.
Si tratta un tema molto sentito ultimamente, quello della migrazione dei popoli, in “Where I’m From“, pezzo che Teglas, di origini ungheresi, sembra avere molto caro. “The Suffering” è uno dei pezzi più originali e convencenti dell’intero lotto, una dimostrazione di grande ispirazione e compattezza da parte della massiccia sezione Brett Rasmussen-Craig Anderson.

Gli Ignite del 2016 piaceranno ai nostalgici che ricordano Zoli nei Pennywise, ma li apprezzeranno anche i fans di Bad Brains e Minor Threat, perchè a  “A War Against You” non manca certo quel genere di fascino violentemente crudo che caratterizza i gruppi citati.