Certi dischi si potrebbero rappresentare, metaforicamente, come salti temporali…si inserisce il cd, si ascoltano le songs e la mente inizia a portare a galla esperienze lontane nel tempo, con una naturalezza unica. Sono momenti irripetibili, quasi nostalgici, dove la musica si plasma a veicolo delle emozioni, riuscendo a fermare quell’universo in movimento che apostrofiamo come ‘vita’.
Nell’ascoltare questo “He Saw It Comin’” ho rievocato un episodio, forse l’unico, dove ho realmente incontrato un musicista: finito il soundcheck ha preso una chitarra classica e a continuato a suonicchiare per tutta la cena…passione pura. E il nuovo lavoro di Jack Russell è proprio questo: pathos continuo, influenze forti e grande carisma…rock, hard rock, blues, country, aor e qualche leggiadro tocco glam contaminano queste undici tracce senza mai annoiare nè far decrescere l’attenzione, segno che non ci sono confini d’età nell’arte.
Con una produzione forte e decisa, carica di sfumature live e arrangiamenti minimali, “He Saw It Comin’” è un prodotto alla portata di tutti; le performance denotano la volontà di ‘costruire’ una band coesa al 100%, dove la presenza di Tony Montana si fa sentire nella resa finale. La voce di Jack Russell non sarà più verde e fresca come un tempo ma in termini di interpretazione riesce a toccare vette inaspettate (e in taluni casi sofferte).
“Sign Of The Times” “Crazy” e la stessa titletrack basterebbero per il prezzo del cd: carattere, tiro e melodia senza esclusione di colpi; “She Moves Me” e “My Addiction” suoneranno ‘strane’ alle orecchie meno allenate mentre “Love Don’t Live Here” “Anything For You” e “Spy Vs Spy” rappresentano gli apici compositivo/interpretativi del quintetto, dove l’estrema cura alle vocalità dà vita a qualcosa che da molto tempo non si sentiva a certi livelli.
Che siate dei romantici o che amiate il rock di grande fattura non potrete rinunciare a ripetuti ascolti di questo “He Saw It Comin’”; in un mondo che cerca la perfezione al 100% è bello vedere un artista che insegue il proprio appagamento, riuscendo pure a coniugarlo egregiamente per le audience più esigenti.
Must.