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Temperance – Chiara Tricarico

La parte più complessa nell’intervistare una band che piace è che devi contenere le domande ‘entusiastiche’ e i commenti personali…componente molto difficile. Ma al cospetto di un’interlocutrice come Chiara Tricarico bisogna comportarsi professionalmente, vista la grande disponibilità a parlare del debut dei Temperance, delle proprie
esperienze e della sensazione che si prova a essere catapultati in una band ‘professionale’ per la prima volta. A voi le sue parole…

– Ciao Chiara, benvenuta in Heavyworlds.com! Prima di tutto, come stai?

Ciao a tutti! Io sto bene, grazie! Sono molto contenta di avere l’occasione di fare questa chiacchierata con Heavyworlds!

– Partiamo dal debut dei Temperance…ti va di illustrarci, meticolosamente, le tue impressioni riguardo al disco?

Per prima cosa, sono molto contenta del risultato finale! Le undici tracce di “Temperance” sono a mio parere molto varie: abbiamo curato tutti i dettagli di
ogni singolo pezzo, a partire dagli arrangiamenti per arrivare ai testi e ai cori.

– Produzione bombastica, arrangiamenti derivanti da altri ambienti musicali e nessuna propensione verso un canto lirico…avevate già in mente che avrebbe suonato così oppure è stata una maturazione avvenuta in corso d’opera?

Avevamo già un’idea generale del risultato che avremmo voluto ottenere, ma ovviamente durante la realizzazione dell’album abbiamo assistito a un’evoluzione continua delle nostre idee, che alla fine ha portato “Temperance” ad essere il risultato delle varie influenze personali.

– Nella tracklist troviamo capitoli più diretti come “Tell Me”, “Hero” o il singolone “To Be With You” e songs più epiche come “Lotus”, “The Fourth Season” o “Stronger”…in quale situazione ti sei trovata meglio, specie nel ricercare la giusta interpretazione?

Devo dire che a livello sia tecnico che interpretativo, la realizzazione di “Temperance” mi ha portata ad ampliare notevolmente I miei orizzonti. Io arrivo infatti da molti anni di studio di canto lirico e per lungo tempo ho utilizzato principalmente questo tipo di tecnica in tutte la bands con cui ho cantato. Solo negli ultimi anni mi sono approcciata allo studio del canto moderno ed è stato assolutamente entusiasmante sperimentare tanti registri diversi nelle varie canzoni del disco. Ho avuto infatti l’occasione di esplorare timbri più graffiati e rock in canzoni come “Heavens Above” e “Scared&Alone”, per passare ad un tipo di canto decisamente più “pop” in altre tracce come “Tell me” o “To Be With You”, arrivando anche a situazioni più epiche e sinfoniche, e paradossalmente più vicine alla lirica, ad esempio in “Lotus”. E’ stata una ricerca continua del suono giusto nel punto giusto, e credo che questo per me sia solo l’inizio… nel prossimo album chissà, magari mi sentirete anche in versioni ancora nuove e più estreme?

– La gradevole sensazione che si ha nell’ascoltare “Temperance” sta nel come la tua voce si presti alle strutture musicali per arricchire le songs e non il contrario…ti sei sentita ‘libera’ nel processo di ideazione oppure hai dovuto seguire delle linee guida?

Mi fa molto piacere che abbiate notato questa cosa; infatti, pur da cantante, non sono affatto una fan del ‘tutto costruito attorno alla voce’. Durante il processo di creazione dell’album mi sono sentita assolutamente libera di portare le mie idee alle canzoni, pur accettando sempre di buon grado i preziosi consigli derivanti dal resto della band… penso che non ci si debba mai fossilizzare unicamente su quello che ci passa per la testa al momento, e che anche riascoltarsi solo a distanza di pochi giorni, sentendo anche il parere del resto del gruppo, non possa che portare ad un risultato sempre migliore.

– “Temperance” è un debut curato maniacalmente, dagli arrangiamenti alla produzione…com’è stato lavorare con due pignoli come Marco Pastorino e Giulio Capone?

Ahah, pignoli dici? … vedo che la loro fama li precede allora (RIDE)! Come giustamente dici abbiamo voluto curare l’intero album in ogni singolo particolare, e sicuramente la grande esperienza e professionalità di Marco e Giulio sono state di fondamentale importanza per il raggiungimento di tale scopo. Per me è stato un grande piacere lavorare con loro, sia per la bella atmosfera ed il bel rapporto che si sono creati tra tutti i membri della band sia perchè condivido completamente l’idea che ogni cosa vada fatta nel modo migliore… quindi, mettete insieme ai due pignoli un’altra precisina e provate ad immaginare quante albe abbiamo visto dallo studio di registrazione!

– Come bonus track avete inserito “A Thousand Years”, cover di un brano di Christina Perri…da cosa è dovuta la scelta di un’artista così pop/alternativa?

Onestamente Christina Perri è un’artista che mi è stata fatta conoscere proprio da Marco e Giulio, prima avevo sentito forse qualcosa, ma sicuramente non la conoscevo bene. Entrambi si erano innamorati della canzone “A Thousand Years” ed abbiamo deciso di registrarne una nostra versione personale.

– La scorsa settimana avete fatto un release party al RNR Arena di Romagnano Sesia, in compagnia dei vostri compagni di etichetta Evernoire…com’è andata? Come è stato recepito il vostro disco in sede live?

Siamo davvero contenti di come è andato il nostro release party… è stata una serata a dir poco entusiasmante! Gran parte del merito di tale impressione va ovviamente al numerosissimo pubblico presente all’Arena, che ci ha accolti molto calorosamente e che ci ha trasmesso una carica incredibile! Inoltre anche la bellissima atmosfera che si è creata nel backstage con le altre bands che hanno partecipato alla serata (infatti, oltre agli Evenoire hanno suonato con noi anche i Legion Warcry) e la grande disponibilità di tutto lo staff del locale, che ringraziamo nuovamente, hanno reso questo evento praticamente perfetto. Era la prima volta che suonavamo dal vivo le nostre canzoni, quindi l’emozione era grandissima e penso che il risultato finale dell’evento nel suo complesso sarà un ricordo che lascerà un’impronta indelebile in ciacuno di noi della band.

– Parliamo di tour…curiosando sul vostro sito troviamo date in Sicilia, in Repubblica Ceca e in Slovacchia. Come state pianificando la promozione di “Temperance”?

La nostra idea è quella di non limitarci ai confini italiani, ovviamente, e di portare la nostra musica anche all’estero. Ti dirò di più… la nostra idea è quella di non limitarci nemmeno alla sola Europa!

– State pensando a qualche tour di spalla a band blasonate, visto che alcune di queste hanno uscite discografiche imminenti?

Come dicevi, attualmente stanno per essere pubblicati alcuni degli album più attesi del momento; noi siamo aperti a molte possibilità. Ci interessa soprattutto
far conoscere il più possibile la nostra band e se questo ci porterà a suonare insieme ad un gruppo piuttosto che ad un altro, ci farà piacere allo stesso modo!

– Normalmente, nelle rare occasioni in cui posso intervistare una cantante, faccio un gioco sadico…chiedo pareri su altre cantanti; per cui dopo Doro, Silje Wergeland e Amanda Somerville è il tuo turno. Cosa pensi di:

a. Simone Simons
b. Anneke Van Giesbergen
c. Kim Seviour
d. Dolcenera

Effettivamente c’è del sadismo nel chiedere di esprimere pareri su altre artiste ad una cantante! Devo dire che, tra le altre cose, hai pescato proprio cantanti stilisticamente decisamente molto lontane da me, tutte assolutamente con qualcosa da dire a modo loro… aggiungo: che onore essere intervistata da voi dopo Doro!

– Ok. Siamo in chiusura, grazie del tuo prezioso tempo. Ti lascio tutto lo spazio per aggiungere altro o per salutare…

Per prima cosa ringrazio tutta la redazione di Heavyworlds.com per avermi dato questa bella possibilità di parlare della mia band. Grazie mille anche a tutte le numerose persone che ci stanno supportando e che ci mandano un continuo feedback positivo riguardo all’album ed al lavoro che stiamo facendo in generale. Ciao a tutti, ci vediamo on stage!