Giunge al secondo capitolo la saga degli Operation: Mindcrime, band nata dalla mente di Geoff Tate, ex singer dei Queensryche.
“Resurrection” prosegue il discorso iniziato con “The Key” nel 2015 ed è il disco di passaggio della trilogia che si ispira alla storia contenuta nel capolavoro della band di Seattle. Questo è l’unico trait d’union che lega questo lavoro con il suo più famoso predecessore, in quanto a livello musicale i due cd sono lontanissimi. Geoff come al solito ha fatto le cose in grande circondandosi di musicisti di rilevo della scena internazionale. Troviamo infatti (in ordine sparso) David Ellefson (Megadeth), Simon Wright (ex AC/DC), Brian Tichy (ex Whitesnake, Billy Idol, ora con i The Dead Daisies) e due vocalist che non hanno bisogno di presentazioni come Blaze Bayley e Tim “The Ripper” Owens.
“Resurrection” è un disco strano. Se da un lato bisogna lodare la ricerca di sonorità particolari e quantomeno originali, dall’altro a volte si rimane spiazzati da certe soluzioni dissonanti. L’inizio del cd naviga su un rock/prog con influenze elettrodark e suoni moderni, dove gli effetti usati da Tate nel cantato ne aumentano certamente l’espressività ma ne limitano l’estensione. “Miles Away” e “Healing My Wounds” per esempio con il loro incedere ipnotico sono forse i brani che maggiormente si possono accostare alle produzioni post “Empire”, mentre “The Fight” ci mostra il lato più intimista e malinconico della band in una ballad sulla stile “Silent Lucidity”. Più ci si avvicina alla fine del cd e maggiormente vengono a galla influenze metal di Tate (anche se non si esprimono mai al massimo). “Taking On The World” è forse il miglior pezzo, grazie anche alla presenza di Bayley e Owens che ne impreziosiscono l’ottima linea melodica. Per il resto si fanno notare “Invincible” dotata di una sfarzosa opera tastieristica, il sax di “A Smear Campaign” e le dissonanze di “Which Side Your On”.
“Resurrection” è un disco complicato che ha bisogno di ripetuti e attenti ascolti per essere metabolizzato in toto. Se siete fan di Geoff Tate e avete tempo da dedicargli non ne rimarrete delusi.