Avere la pretesa di conoscere ogni metal band esistente sarebbe come distinguere tutti i gusti di cibo presenti sui cinque continenti, arroganza pura; ma è altrettanto utile mantenersi vigili e curiosi, sempre pronti a ‘dare un orecchio’ a ciò che è sconosciuto in modo da alimentare quella ‘voglia’ di musica che ci accomuna.
I Circus Maximus rappresentano per il sottoscritto una nuova scoperta, nonostante li avessi già recensiti in passato; l’occasione è data dal nuovo live album registrato a febbraio 2016 in occasione della presentazione dell’ultima fatica discografica (“Havoc”), davanti a una folla in costante visibilio…il progressive hard rock del quintetto scandinavo assume connotati ancora più interessanti dal vivo, dove la forza motrice della band appare ingigantita e ulteriormente professionale.
Con una produzione chiara e limpida sotto ogni punto di analisi, “Havoc In Oslo” è una vera goduria per occhi ed orecchie; i suoni sono cristallini e ben mixati mentre le performance mostrano le eccelse qualità esecutive messe sul piatto, dove il buon Michael Eriksen e il martellante Truls Haugen si condividono il podio per ispirazione.
Oltre ai cinque estratti dal nuovo album (“The Weight”, “Havoc”, “Pages”, “Loved Ones” e “Chivalry”) la band ci dona un piccolo best of, offrendo perle come “Namaste” e “I Am” (da “Nine” del 2012) o “Abyss” e “Arrival Of Love” (da “Isolate” del 2007) fino alla mitica “Sin” dal disco d’esordio, il tutto condito con effetti pyro e di luce per rendere lo show immortale.
Prodotto succulento per appassionati del genere, fans della band o semplici curiosi che vogliono approcciarsi; i Circus Maximus perpetuano la ricerca bilanciata tra melodia e prog senza perdere di vista la resa…e i live non mentono (quasi) mai.