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BADGE – If It Hurts It Must Be Good

Credo che dopo molti anni passati nel business musicale, sia ad alto livello che nell’underground, un musicista necessiti di intraprendere un progetto che lo appaghi totalmente; è vero che qualsiasi genere può essere suonato da un professionista ma ognuno riserva nel cuore un angolo speciale per la musica preferita e che man mano che si invecchia ci si debba fare i conti.

I Badge questi conti li hanno fatti, a loro modo…i tre musicisti vantano esperienze invidiabili in tutto il mondo, arrivando anche ad essere parte della scena newyorkese, e tutte queste vengono inserite in quel minimo comune multiplo che è “If It Hurts It Must Be Good”…amante del blues rock più tradizionale, il trio di svedesoni unisce qualche soluzione hard rock, progressive, country e un insieme di arrangiamenti discordanti che dopo una moltitudine di ascolti si rivelano efficaci.

La produzione è scarna ed essenziale, mirata a creare maggior confusione di quella che potrebbe esserci naturalmente; i suoni sono lasciati a sé, senza troppa profusione nell’assemblarli, mentre le performance mostrano un act dedito a far rendere le strutture disallineate con il maggior groove possibile. Mixing e mastering, vere stars di questo disco, provano a mettere ordine per renderlo adatto all’ascolto.

Non è possibile fare un song by song tipico, dato l’andamento sinusoidale del disco…”Reap What You Sow”, “Trapdoor” e “Step Aside” sono forse i capitoli più accessibili, mentre con “The Game”, “In The Eye Of The Storm” e “Mapped Out Trail” il delirio diventerà assillante. “Traitor” è skippabile sotto ogni punto di vista mentre le malferme “We Will See The Light” e “Yet To Come” non aggiungono alcunché all’insieme.

In conclusione, “If It Hurts It Must Be Good” è una sfida al vostro palato musicale e alla sensibilità del vostro cervello….se accettarla o meno, dipende da voi; coraggiosi, certamente, tuttavia non del tutto convincenti e irrinunciabili.


  • 6/10

  • BADGE - If It Hurts It Must Be Good

  • Tracklist

    01. Reap What You Sow

    02. The Game

    03. Trapdoor

    04. In The Eye Of The Storm

    05. We Will See Light

    06. Traitor

    07. Step Aside

    08. Mapped Out Trail

    09. Yet To Come



  • Lineup

    Matti Norlin: Vocals & Guitars

    Fredrik Haake: Drums

    Lennart ‘Z’ Zethzon: Bass