I viterbesi Collateral Damage esordiscono nel 2005 dalla fusione della vecchia formazione dei Bloody Roar, dopo molti cambi di line-up, la formazione è composta da Izzy e Blade alle chitarre, Slam alla batteria, Matt alla voce e Steve al basso.
La band ha già all’attivo una discreta attività live e una vincita con “Drunk in a bloody rain” come miglior gruppo e miglior canzone inedita nel 2006.
Quello che vi presento è il loro esordio, il loro primo demo che è composto da tre canzoni : “Drunk in a bloody rain”, “Try me again” e Labyrinth of Death”.
Con lampi, tuoni e pioggia ecco iniziare “Drunk in a Bloody rain” con un ritornello che non riesci a scordare sin dalla prima volta che lo ascolti.
“Try me again” è la ballad del demo, per essere più precisi la semi ballad perché ad accompagnare la chitarra acustica ci sono sempre i riff graffianti di Izzy e Blade.
Con “Labyrinth of death” che chiude il demo e che forse è quella con influenze più prettamente thrash che heavy, soprattutto nei riff.
Si può notare in tutte le 3 songs l’influenza di bands come Iron Maiden, Judas Priest e Dio.
Sicuramente la qualità medio/bassa del demo non aiuta molto; i ragazzi hanno stoffa e talento da vendere ma quello che manca è una produzione migliore, soprattutto manca la maturità, innanzitutto per quanto riguarda la voce di Matt (a momenti troppo urlata, sforzata e innaturale).
Le idee ci sono e anche molto buone perciò per la prossima volta mi aspetto un netto miglioramento.
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