SKULL DAZE – Dangertainment

Sono partiti come cover band dei Murderdolls, nel 2007, e in attesa di un full-lenght che, nelle intenzioni della band, non dovrebbe giungere tra molto, ci gustiamo il loro ep d’esordio, Dangertainment. E’ abbastanza chiaro dove gli Skull Daze vogliano andare a parare: nei suoni, nella struttura dei pezzi, nel cantato, siamo dalle parti del classico glam rock ottantiano. Pur essendo solo un’autoproduzione, i suoni non sono malaccio, seppur non siano esattamente killer, e danno modo di apprezzare senza handicap la performance del quintetto romano. Il quale, da par suo, parte col freno a mano tirato in Back To Hell, una song non disprezzabile ma suonata non al 100%, quasi che la band fosse andata un po’ troppo coi piedi di piombo nell’affrontarla e non ci avesse dato dentro fino in fondo. L’uso dei cori non convince del tutto, e nonostante l’assolo risollevi un po’ le sorti del pezzo, la prima idea che ci si fa degli Skull Daze è che siano ancora lontani da una dimensione competitiva. Contento di essere smentito, mi gusto con maggior piacere Believe: sciolte le briglie, i ragazzi iniziano a correre, e si può scapocciare convinti sulle note di questo glam anthem, tirato come si conviene, innervato da un riffone cattivo e da linee chitarristiche molto coinvolgenti. Ancora meglio vanno le cose quando si affrontano argomenti straclassici (sesso, droga e rock’n’roll, of course), ovvero in Sex Drugs Rock’n’Roll, altra buona sventagliata di quel rock ammiccante che negli anni ’80 furoreggiava in America e non solo. I rocker, si sa, non sono soltanto rudi e sboccati, qualche attimo di dolcezza ogni tanto se lo concedono, per questo non stupisce che l’ultima song contenga germi di sentimento e di trasporto non uditi nelle restanti tracce. Shiny Star è un pezzo valido, segno di una band in crescita, abbastanza disinvolta sulle sonorità a lei più care, ma ancora un po’ lontana dai nomi “hot” in campo glam, tipo Crashdiet, Hardcore Superstar e Backyard Babies. Ad ogni modo, dopo questo discreto demo, li aspettiamo ad un album di spessore, sperando che sappiano mettere più fuoco e peperoncino alle loro canzoni.