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Amorphis – Tomi Joutsen

Non sempre chi si intervista, ti mostra subito una confidenza immediata. Tomi Joutsen, appena arrivato, ha iniziato a farci vedere un libro che stava leggendo, una biografia in finlandese della band commentando che gli sarebbe piaciuto che un giorno venisse pubblicato tradotto.. Mentre il mio collega se lo sfoglia, io mi trovo a scambiare due parole con il frontman della band.

– Ciao Tomi, grazie innanzitutto della tua disponibilità. Come ti senti qui a Wacken?

Siamo arrivati giusto un paio di ore fa e ho sentito che era molto piovoso ieri , posso proprio vederlo (ride indicando il fango attorno ndr)… quanto fango dappertutto! Ma, nonostante questo, è fantastico, l’atmosfera è abbastanza rilassante, è bello avere una sorta di day off prima dello show, visto che domani suoniamo tutti qui e non vediamo l’ora.

Parlando del vostro nuovo album “Under The Red Cloud”.. Vuoi raccontare ai fan italiani come sarà questo disco?

Penso che abbia il solito sound firmato Amorphis, da quel punto di vista direi che è un album tipico. Però ci son anche cose nuove, è più heavy di “Circle”, l’album precedente, e in questo nuovo album credo ci siano anche elementi nuovi come ospiti speciali. Penso che sia una buona combinazione di qualcosa di vecchio e di nuovo!

– In “Circle” siete stati seguiti da Peter Tagtgren ma in “Under The Red Cloud” possiamo trovare Jen Bogren. Cosa hai cercato di ottenere in questo nuovo capitolo?

Sì questa è la prima volta che abbiamo lavorato con Jen Bogren, e questo è stato una sorta di sogno diventato realtà. Siamo stati veramente fortunati di poterci lavorare insieme, è abbastanza impegnato di solito a mixare le band e produce solo un paio di band all’anno. Quindi è stata una grande opportunità per noi questa collaborazione con lui e volevamo un produttore che mettesse veramente tutte le sue energie nell’album e abbiamo fatto molta pre produzione che, per noi in qualità di band, era qualcosa di completamente nuovo. E’ stato fantastico, lui era veramente concentrato in quello che faceva e ci ha portato un sacco di nuove idee, nuovi sound all’album.. è stata una bellissima esperienza.

– “Under The Red Cloud” è stato introdotto da un singolo digitale “Death Of A King” che vede come ospiti Chrigell Glanzmann e Martin Lopez. Perchè hai scelto questa canzone epica per introdurre il nuovo album e come è stato lavorare con questi due musicisti?

Penso che il primo singolo dovesse essere una canzone che dia una buona immagine del disco e se noti ha qualsiasi tipo di elementi, ci son dei growl, voci pulite, c’è anche un’atmosfera particolare.. penso che dia una buona immagine del disco. Il secondo singolo sarà un brano che è chiamato… come si chiama.. non me lo ricordo.. aspetta che controllo (ride e prende l’agenda e cerca il titolo della canzone ndr).. “Sacrifice”, oh sì, proprio lui. Penso che sia la canzone più facile dell’album ma non dà una grande immagine dell’intera produzione ed è per questo che noi abbiamo scelto quella traccia come secondo singolo.

Invece riguardo agli ospiti, in realtà hanno registrato tutto da casa loro, Lopez ha registrato tutto in Stoccolma e il ragazzo degli Eluveitie non so manco dove abbia registrato (ride ndr), è stata un’idea di Jen quella di chiedere a loro perchè voleva qualche varietà speciale nell’album. Penso che sia stata una bella idea, hanno fatto un gran bel lavoro.

– Per “Death Of A King” hai rilasciato un lyric video.. Dovremo aspettarci un video vero per questa canzone o sarà per un’altra canzone?

Sicuro, filmeremo un video. E’ su una canzone chiamata “Sacrifice” e lo filmeremo il prossimo mese probabilmente in Finlandia. Il direttore è un ragazzo finlandese ed è la prima volta che lavoriamo con lui. E penso che faremo un altro video ma non mi ricordo di che canzone (ride ndr) ma Sacrifice si, è il primo video per noi.

– Un altro grande passo è il cambio di copertina. Da “Silent Waters” la copertina era riferita a una figura (un albero, un uovo, una faccia e un cigno) ma in “Under The Red Cloud” lo stile è completamente diverso. Come si combina con i testi?

Abbiamo avuto delle idee dure quando abbiamo iniziato a lavorare sugli artwork. E’ stato bello lavorare col ragazzo che fa le copertine, di solito avevamo qualche idea ma volevamo dare mano libera al giovane. Sicuro non è la prima versione quella che vedrete sul disco. C’è stato dietro molto parlare, scambio di opinioni, è stato molto interessante lavorare con lui.Mi piace il suo stile, mi ricorda un po’ cose mistiche, c’è del simbolismo sulla copertina. Penso sia bello, non è il solito album heavy metal!

– Gli Amorphis son presenti su Facebook e Youtube e mostrate foto dei live o delle sessioni di registrazioni e video di spiegazione per il vostro nuovo album.. credete che, come band conosciuta mondialmente, che sia importante essere raggiungibili oggigiorno grazie a internet?

Certo che è molto importante, credo sia anche una cosa abbastanza naturale da fare. Oggigiorno è anche una cosa facile da fare, non hai bisogno di videocamere o fotocamere costose, puoi fare molte cose ad esempio con il tuo smartphone ed è veramente facile. Penso che siamo veramente pigri con questi social media, penso che molte band ci siano più dentro, postando quello che fanno ogni giorno. Per noi non è una cosa che sembra tanto comoda, siamo più vecchi, le nuove generazioni ci stanno dentro di più. Sicuramente è bello dare ai fan qualcosa in più, qualche cosa extra, è più facile così.. Ma dall’altra parte non voglio dare troppo di me stesso a internet. E’ bello avere un po’ di privacy e se dici troppo prima dell’uscita del disco, penso che sia stupido da un lato. Penso che ci debba essere un po’ di mistero prima che l’album esca, ci sta dare qualche suggerimento o immagini ai fan ma non troppo.

– Ora suonerete ai festival estivi, poi avete il tour finnico e poi suonerete in supporto a Nightwish e Arch Enemy per tutta Europa.. Avete in mente qualcosa per il 2016?

Il tour con i Nightwish sarà una cosa grande per noi sicuro. Abbiamo suonato un sacco di tour da headliner in europa ma erano solo tour per club. Con i Nightwish suoneremo in arene e stadi, è una grande sfida per noi come band. Mi piace anche il ”pacchetto”, son tre band e son tutte e tre diverse come sai. Ma penso che ci siano anche delle cose in comune. E’ bello suonare con i Nightwish, conosciamo i ragazzi e abbiamo suonato con loro un paio di volte. So che non ci saranno problemi, sarà veramente facile lavorare con loro, son delle persone umili. Ovvio che le persone verranno per i Nightwish ma è un grande onore e una grande opportunità per noi di avere nuovi fan.

Per il 2016 penso che avremo un nostro tour europeo da headliner e penso che i nostri manager ci stiano lavorando ma non so nè i paesi nè le date ma son sicuro che ci sarà un tour europeo.

– Il 2015 celebra il 25° anniversario della band. Lo festeggerete durante i concerti live?

Non lo so, stiamo festeggiando l’uscita dell’album e vogliamo concentrarci sulla promozione del nuovo disco quindi penso che il prossimo anno sarà ancora su quello. Nn so se ci sarà qualche celebrazione per quello. Magari dopo i 30 anni ci sarà qualche celebrazione, per ora sarà tutto su “Under The Red Cloud”.

– Sette album in studio, un album live e un sacco di tour.. Dopo tutte queste esperienze, come sei “cresciuto” durante i primi 10 anni negli Amorphis?

Uhm, sicuro Eclipse è stato il mio primo album. Non ero spaventato ma non sapevo cosa la gente si aspettasse o come reagisse vedendo un nuovo ragazzo alla voce. Con Eclipse tutto andava pian piano, è stata una grande esperienza e dopo quello, è stato più facile per me come cantante. Ci saranno sempre persone che preferiscono Tomi Koivusaari come cantante o Pasi Koskinen e non è possibile accontentare tutti quanti ma è stata veramente una sorpresa veder quanto mi è stato facile come nuovo cantante. Fare nuovi album e musica è stato un fattore di crescita che si è sviluppato a ogni album, abbiamo anche questo grande manager e una grande etichetta dietro di noi quindi è stato veramente bello lavorare con persone così grandi. e penso che ora mi trovo molto a mio agio, è ciò che faccio per vivere, ci metto il mio tempo per questa band e ha un ruolo importante nella mia vita, e sono veramente contento e onorato di poterlo fare.

– Ok abbiamo finito. Grazie veramente per il tuo tempo. Vuoi aggiungere qualcosa?

Di sicuro vorrei che tutti i fans nel mondo ascoltassero il nostro nuovo album, facendosi un opinione al riguardo. Come band siamo molto felici del risultato, non vediamo l’ora di suonare, anche in Italia dove è sempre un piacere esibirsi. come anche in Europa. E’ l’area numero 1 per noi. Grazie dell’intervista.