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Noi di Heavyworlds.com abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere con Billy The Kid in occasione dell’uscita del suo disco “Horseshoes & Hand Grenades”. Ecco ciò che ne è uscito dalla nostra chiacchierata!
– Ciao Billy e benvenuta su Heavyworlds.com! Siamo felici di averti qui, come va?
Alla grande! Ciao da New York City.
– Iniziamo con qualche domanda su di te e sulla tua carriera. Sei così giovane e talentuosa, una musicista eccezionale. Quali strumenti suoni e quando hai iniziato a studiarli?
Ho iniziato a suonare il pianoforte quando avevo 8 anni. Alla mia scuola erano state donate delle chitarre, che ho iniziato a studiare a 12. A 15 ho avuto la batteria. E qualche anno fa ho iniziato a imparare l’armonica.
– Sei stata in una tribute band. Com’è stata questa esperienza? Credi ti abbia aiutato a migliorare in musica?
La tribute principale era soltanto una cover band dei Ramones, dove suonavo la batteria. E’ stato più per divertimento che altro. Credo mi abbia aiutata nel darmi un posto dove andare e un impegno per tenermi fuori dai problemi.
– Cosa ci dici del nome “Billy The Kid”? Perchè hai scelto di chiamarti così? C’è un significato particolare?
E’ soltanto un nickname con cui la mia band mi chiamava. Ero la più giovane e quindi mi chiamavano “Kid” o “The Kid”. E così è diventato “Billy The Kid”.
– Quali sono i tuoi background musicali e le tue influenze?
Sono cresciuta negli anni ’90, ascoltando Nirvana, Babed in Toyland e Hole.Ryan Adams, The Hold Steady, The Band e Billy Bragg sono alcune delle mie influenze.
– Ho ascoltato e recensito il tuo album “Horseshoes & Hand Grenades”. Ho trovato la tua musica così profonda e ricca di emozioni, mi ha lasciata senza fiato dopo un solo ascolto. E’ un concept album? C’è qualche collegamento fra le canzoni?
Credo che le canzoni abbiano elementi di fortuna e distruzione attaccati ad esse. Sembrano essere simili nel loro stringere o raggiungere qualcosa, anche se sono state scritte in momenti diversi.
– E cosa ci dici del titolo “Horseshoes & Hand Grenades”? Qual è il significato nascosto dietro la metafora?
E’ un modo di dire che recita “arrivare vicino a qualcosa ma non raggiungerla non va abbastanza bene”. Mi piaceva l’immagine tanto quanto l’idea che si debba davvero lottare per qualcosa se vuoi che abbia importanza.
– Com’è stato lavorare con Frank Turner?
Lui è stato incredibile. Ci siamo divertiti un sacco. Mi è piaciuto passare del tempo nell’ambito di una band ancora una volta.
– In questo album hai messo tanto del tuo, delle due esperienze. C’è un evento di vita che vorresti condividere con noi?
Fare le cose a modo tuo, come punk rocker o cantante folk è sempre come andare sulle montagne russe. Non mi sono mai aspettata che cosa facevo poteva pagarmi da vivere, perciò l’anno scorso ho fatto un passo indietro. Questo mi ha portata ad essere veramente grata per qualsiasi cosa arrivi. A questo punto tutto è un di più per me. Sono solo felice di essere qui. Se non fosse per questo, l’anno scorso è stato abbastanza terribile.
– Quale delle canzoni può essere considerata la più rappresentativa della tua personalità?
Direi tutte. Sono tutte una grande parte di me. Ho diversi aspetti, motivo per cui non mi piace realizzare produzioni che suonano tutte uguali. Abbiamo tutti diverse sfaccettature. Credo che è questo che dovrebbe essere rappresentato.
– Ci hai provato tanto volte e non hai mai abbandonato la musica. Dove hai trovato la forza per non mollare?
In tutta onestà ho mollato diverse volte, ma il fatto che è stata sempre li per me è il motivo per cui non posso realmente smettere. E’ una cosa da provare e farne il tuo lavoro. E’ abbastanza strano che tu me lo chieda. E’ solamente musica. Dovrebbe essere divertente. Fare pressione su di lei per cercare di progredire può diventare frustrante. Il fatto che sono sempre tornata indietro da lei mi rende sicura che sia la cosa più importante per me. Talvolta semplicemente non mi ama allo stesso modo di quanto la amo io.
– E’ tutto per ora. C’è qualcosa che vorresti dire ai tuoi fan o ai lettori di Heavyworlds.com?
Grazie.
[ENGLISH VERSION]
– Hello there Billy and welcome on Heavyworlds.com! We’re glad to have you here. How are you?
Great! Hello from New York City.
– Let’s start with a few questions about you and your career. You’re so young, talented and an amazing musician. What instruments are you able to play and when did you start playing them?
I started piano when I was 8. There were some guitars donated to my school when I was 12. At 15 I got drums. A few years ago I started learning harmonica.
– You have been in a tribute band. How was the experience? Do you think it helped you developing in music?
The main tribute band was just a Ramones cover band I played drums in. It was more for fun than anything. I guess it helped in that it gave me a place to go and something to do to keep out of trouble.
– What about the name “Billy The Kid”? Why did you choose to call yourself like that? Is there a particular meaning?
It’s just a nickname my band used to call me. I was the youngest so they called me Kid or the Kid. That eventually turned in to Billy the Kid.
-What are your musical backgrounds and influences?
I grew up in the 90s listening to Nirvana, Babes in Toyland and Hole. Ryan Adams, the Hold Steady, the Band and Billy Bragg are some influences.
– I listened and reviewed your album “Horseshoes & Hand Grenades”. I found your music so deep and full of emotions, it left me breathless after just one listening. Is it a concept album? Is there any kind of link among the songs?
I think the songs have an element of luck and destruction attached to them. They seem to be similar in that they are all grasping or reaching for something even though they were written at different times.
– What about the album title “Horseshoes & Hand Grenades”? What’s the meaning hidden behind the metaphor?
It’s a saying that goes “close only counts in horseshoes and hand grenades.” I liked the imagery as well as the idea that you really have to go for something if you want it to count.
– How was working with Frank Turner?
He was cool. We had a lot of fun. I enjoyed being in a band environment once again.
– I know you put a lot of your life experiences in this album. Is there a life event you would like to share with us?
It’s always a bit of a roller coaster doing things on your own as a punk rocker/folk singer. I never expected what I was doing to “pay the bills” so I took a step back last year. That resulted in me being very grateful for anything that comes up. At this point it really all is a bonus to me. I’m just happy to be here. That said last year was pretty crummy.
– Which song of this new album can be considered the most representative of your personality?
I would say all of them. They’re all a big part of me. I have a few different sides which is why I don’t like making records that sound all the same. We all have many different facets. I believe those should all be represented.
– You tried so many times and never gave up on music. Where did you take the strength to never quit?
In all honesty I did quit a number of times but the fact that it was always there for me is why I can never really stop. It’s one thing to try and make it your job. That’s kind of silly if you ask me. It’s just music. It’s supposed to be fun. Putting pressure on it to try and support you can become frustrating. The fact I always went back to it made me sure it was still the most important thing to me. I always loved it. Sometimes it just doesn’t love me back the same.
– It’s all for now, thank you for your time. Is there anything you would like to say to your fans and/or Heavyworlds.com readers?
Thank you
www.billythekidonline.com
