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BUG – Lorenzo Meoni

Certi artisti amano far calare un alone di mistero attorno ai propri progetti…I concept che affrontano, le idee musicali non proprio ‘commerciali’ e la matura comprensione dei sogni che li popolano, gli permettono di liberare magicamente il cuore e di fornire una differente lettura della realtà. Lorenzo Meoni è uno di questi artisti; l’uomo dietro al progetto Bug si mette a nudo per Heavyworlds.com in occasione della pubblicazione di “Alpha”, permettendoci di entrare in una visione musicale tutt’altro che facile e diretta…


– Ciao Lorenzo e benvenuto su Heavyworlds.com. Come va?

Salve a voi. Va alla grande, grazie.

– Partiamo dalla domanda più stupida e semplice riferita al progetto Bug: perché la scelta di comporre esclusivamente strumentale?

Non è affatto una domanda stupida, ma legittima. Ho scelto di comporre esclusivamente strumentale perché con le sole note musicali riesco ad esprimere ciò che per me è impossibile fare con le parole. E soprattutto perché io amo la musica strumentale.

– Passiamo a parlare di “Alpha”. Ti va di raccontarci come è nata questa idea e come è stato concepito il disco?

Ci sono tantissime storie dietro ad “Alpha“. Una di queste è che avevo bisogno di creare un prodotto che fosse una via di mezzo tra un’autobiografia ed un racconto fantascientifico . Il disco è stato concepito vivendo, ovvero attraversando periodi ed avvenimenti vari tra loro. Ed essendo una persona creativa ho messo tutto in questo album.

– Le undici tracce che caratterizzano “Alpha” sono una chiara dichiarazione d’amore al progressive, sia metal che standard…è stata dura incidere un disco così intricato?

Esatto! Io sono un amante del genere progressive…perché lo reputo un genere completo e caratterizzato da centinaia di sfumature diverse, fattori che lo rendono molto appetibile alle mie orecchie. Comunque no, non è stato affatto difficile anzi! Mi è venuto molto naturale perché alla fine ho seguito il mio cuore per la composizione dei brani, senza pensare a quale genere potessero appartenere. Dopo averli composti è saltato all’orecchio una certa assonanza al movimento progressive. A me non piace creare dei prodotti etichettabili, ma adoro spaziare il più possibile. Amo la musica, non i generi.

– Analizzando a pieno i brani, si nota una predominanza chitarristica e batteristica delle strutture…come è stato arrangiare i brani e dar loro una maggiore scorrevolezza?

E’ stata un’esperienza fantastica che mi ha fatto crescere tanto come musicista. Io, il mio produttore artistico Gabriele Bellini e il fonico Jac Salani abbiamo lavorato con molta energia all’arrangiamento dei brani, e sicuramente se non fosse stato per loro suonerebbero in maniera diversa oggi. Quindi un sentito grazie va a quei due grandi uomini e musicisti.

– I titoli delle canzoni sono specifici rimandi alla tecnologia e alla loro applicazione nella vita moderna…credi che senza il progredire tecnologico, al giorno d’oggi, sarebbe impossibile vivere?

Bellissima domanda. La tecnologia è un’arma a doppio taglio e, come tale, ha un lato positivo ed uno negativo. Quello positivo lo riscontriamo per esempio nella medicina d’avanguardia, con apparecchiature ed applicazioni veramente utili all’essere umano, come ad esempio protesi meccaniche. Quella negativa a mio avviso è la tecnologia da intrattenimento domestico, come per esempio smartphone, social network e simili, che a mio parere sono un problema per le masse perché fanno perdere di vista la sensazione di vita reale da quella virtuale. Questa non è tecnologia, perché la tecnologia dovrebbe aiutare e favorire la vita degli esseri umani e non ostacolarla. Sta a noi accorgerci di cosa reputiamo utile o meno e, sinceramente, quest’ultima non lo è.

– “Alpha” è un concept album basato sulla relazione macchina-uomo: da un lato Bug e dall’altro Lorenzo. Ci puoi raccontare meglio la storia, magari arricchendola con qualche aneddoto?

Sarà difficile farlo in poche righe ma ci provo. Sostanzialmente il concept è radicato nell’esperienze che ho fatto nella mia ancor breve vita. Bug e Lorenzo non sono un’invenzione, ma pura realtà perché ho una doppia personalità. Comunque la storia è questa: Lorenzo crea Bug dopo aver vissuto parecchi traumi nella propria vita, con lo scopo di proteggerlo a livello fisico e mentale. Tutto questo causerà una instabilità tra i due, perché sono due profili completamente diversi ed opposti, e porterà alla distruzione di entrambi. Una vera e propria lotta personale. “Alpha” racconta la storia della mia vita. Comunque sia nel booklet di “Alpha”, troverete una spiegazione sintetizzata per ogni brano. Ogni brano è un capitolo della storia.

– Quanto c’è di umano in “Alpha” e quanto di tecnologico? Ti andrebbe di affermare che questi due mondi possono provare a coesistere pacificamente all’interno della musica di/dei Bug?

C’è di umano e di tecnologico in “Alpha” quanto ce n’è in me, ovvero la metà per ognuno. Questi due mondi completamente diversi coesistono, come si sente dall’album, e coesisteranno sempre finchè vivrò, non pacificamente per ora. Vedremo nei prossimi album (RIDE).

– Domanda di routine: ci saranno possibilità di vedere i Bug in sede live?

Ovviamente sì, ho già partecipato a diversi live, e ne ho in programma tantissimi altri, dove ovviamente siete invitati a partecipare! Seguite la pagina https://www.facebook.com/qua.rock.1 per eventuali dettagli.

– Ok Lorenzo, siamo in chiusura. Grazie del tuo tempo…se vuoi aggiungere qualcosa hai tutto lo spazio a disposizione.

Grazie di cuore a voi! Gente, supportate sempre la musica underground, ci sono tantissimi artisti validi e con moltissimo materiale originale e vitale per la musica, non lasciatela morire. Non seguite le masse e le mode musicali, seguite la vostra mente e il vostro cuore.

Grazie a te Lorenzo per averci concesso l’occasione di imparare qualcosa di nuovo!