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DELAIN – Charlotte Wessels

In occasione del loro debutto sui palchi italiani, abbiamo avuto l’occasione di intervistare Charlotte Wessels, cantante degli olandesi Delain. Per una volta, l’intervista non si è svolta in condizioni proibitive, prendendo la forma di una piacevole chiacchierata con la suddetta Charlotte, che si è rivelata estremamente gentile e alla mano.

Puoi presentarci il vostro nuovo album, April Rain?, come l’avete composto, come è nato?

April Rain è nato in modo completamente diverso da Lucidity, che era stato pensato come progetto, senza pensare a suonarlo live o a dargli un seguito, mentre quando abbiamo iniziato a lavorare ad April Rain eravamo una band ben rodata a tutti gli effetti, quindi si è trattato di un processo molto fluido e spontaneo. Le idee di base sono di Martijn (Westerholt, tastierista, nda) che è un pò la guida della band, e sue sono le decisioni critiche o la proverbiale “ultima parola”, però anche gli altri hanno avuto opportunità di presentare il loro materiale musicale o le loro idee… si è trattato di un processo molto gradevole e creativo e ne siamo tutti davvero soddisfatti, oltre che orgogliosi.

La tua risposta mi porta a chiedere il perché di tanti ospiti sull’album precedente, Lucidity

All’inizio, dopo che Martijn dovette lasciare i Within Temptation per problemi di salute, iniziò a pensare ad un suo progetto musicale che non doveva essere proposto live, di fatto per Lucidity all’inizio erano previste solo due date in Olanda, quindi quando si trattò di pensare agli interpreti, Martjin si rivolse ai musicisti che aveva conosciuto in passato, è bastata una telefonata per contattare ciascuno. Si è trattata di una decisione naturale, non studiata, così come naturale è stato registrare April Rain come una vera e propria band.

Visto che su April Rain quelle parti sono interpretate da Marco Hietala dei Nightwish, avete mai pensato ad aggiungere una voce maschile pulita in formazione?

Le parti maschili, sia pulito che growling, saranno interpretate dal nostro chitarrista, Ronald, che ha un bel timbro vocale oltre alle capacità necessarie per suonare e cantare contemporaneamente, mentre io stessa canterò alcune parti di Marco.

Quindi nessuna voce in playback! Di fatto si può dire che avete già il cantante stabile in line-up.

Sì, Roland è la nostra voce maschile oltre che il nostro chitarrista.

Come scrivete le vostre canzoni? partite sempre da un’idea di Martijn o a volte l’approccio varia?

Nella maggior parte dei casi Martjin scrive qualcosa a casa sua, e poi lo propone a noi e ciascuno vede cosa può fare riguardo alle sue parti, e poi a volte siamo finiti per trovarci pezzi diversi dall’idea di partenza. A volte per April Rain siamo partiti da idee mie riguardanti i testi o i concetti di base, e anche Roland ha scritto qualcosa, nel complesso si è sempre trattato di un lavoro di squadra.

imm

April Rain ha un concept di fondo o si tratta di pezzi separati tra loro?

Ogni canzone ha senso in sé, di fatto c’è un tema che si è presentato due volte, su Virtue And Vice e su Invidia, che si ispirano all’iconografia romana, che ho studiato nel corso di Storia Dell’Arte (Charlotte è studentessa universitaria, nda) dato che mi aveva colpito molto l’idea e le rappresentazioni delle virtù e dei peccati, i Sette Peccati e le Sette Virtù, ho pensato che fosse un tema molto bello e adatto a una canzone… probabilmente ne avrai avuto un esempio dal film “Seven”, se l’hai visto…

Certo, e mi è pure piaciuto!

Anche a me, si tratta di un film che mi ha colpito molto… il titolo Invidia fa riferimento a uno dei sette peccati capitali…

Sì lo so… è proprio la traduzione italiana!

Davvero? Non lo sapevo! Bello! (ride) in ogni caso tutti i pezzi parlano della mia visione del mondo e dei suoi vari aspetti, niente concept fantasy…

niente draghi, spade e cavalieri alla Rhapsody dunque…

No, anche se questo non vuol dire che non mi piacciano in assoluto (ride).

A volte la gente pensa che in una band con una cantante donna, le abilità della band siano ignorate solo perché c’è una bella ragazza che canta. L’hai mai constatato? Hai mai sentito dire “i Delain sono la band di Charlotte” o “gli After Forever sono la band di Floor” o cose simili?

Nella maggior parte dei casi le ragazze in questione non scrivono la loro musica, quindi personalmente non ho mai pensato una cosa del genere. Se invece guardiamo l’atteggiamento del pubblico e dei media, beh le cose cambiano, avevo avuto questa sensazione già nella mia band precedente, i To Elysium, e la cosa è continuata con i Delain, basta vedere la copertina di April Rain. E’ una bella immagine, mi piace, ma non l’avrei mai voluta così, con la band di sfondo in bianco e nero e solo io in primo piano a colori… non c’è niente di male nello sfruttare l’immagine della cantante, ma trovo che scrivere canzoni o testi sia molto più importante per il gruppo, oltre che interessante dal mio punto di vista.

(a questo punto veniamo interrotti da un membro della crew che scambia qualche parola con Charlotte… dal poco che capisco, si intuisce che per finire il soundcheck la band sta aspettando solo Charlotte e Martijn che sta rispondendo a un’altra intervista poco lontano. Ciò nonostante l’intervista procede senza fretta, a ulteriore esempio di come questi ragazzi siano gentili con noi)

imm

So che hai studiato canto in ambito jazz e classico. Questo ha influito in qualche modo nel tuo modo di cantare nei Delain e in una metal band in generale?

Ho iniziato a cantare in una metal band mentre stavo ancora studiando da cantante classica, e ho usato quello stile a lungo, con note alte e tutto il resto.

Beh all’epoca era d’obbligo: se volevi cantare in un gruppo metal, dovevi cantare come una cantante d’opera, a tutti i costi…

Esatto, ho cantato così a lungo nei To Elysium, che proponevano una musica molto più pesante dei Delain, in pratica la musica era così rumorosa che l’unico modo per farsi sentire era cantare molto in alto! (risate generali) Non era tanto divertente cantare sempre tipo “aaah” (dà un esempio di nota altissima presa in lirico)… ho cominciato così ma non mi piacciono molto le voci liriche, trovo che per diventare una cantante lirica devi lasciare da parte tutta la parte emozionale dell’interpretazione, se volessi cantare qualche verso malinconico, avrei bisogno di rilassare la voce ma questo nel lirico è proibito…

C’è qualche altro gruppo, o cantante, che ti ha influenzata come musicista o cantante? non tanto come parte del corso di studi, ma del tipo “vorrei cantare come x”, poi magari hai scelto la tua via per cantare, ma partendo da quella voce in particolare.

Non direi, ci sono tante cantanti che mi piacciono, per dire, mi piace molto Bjork, con la sua voce così strana. In particolare mi piacciono cantati che cantano come non ti aspetteresti mai di sentirle, come ad esempio Kate Bush, non ho mai sentito nessuna come lei… anche Tori Amos ha una bellissima voce, ma è più “normale” per me… cerco sempre qualcosa di diverso dal solito.

A volte si sentono lamentele riguardo a come la vita da musicista in tour possa essere difficile per una donna, sempre in giro in un ambiente maschile dove a volte ci si scorda di avere anche una ragazza a bordo, cosa ne pensi?

Mi trovo molto bene con i ragazzi dei Delain e la crew, abbiamo raggiunto un ottimo amalgama, l’unico problema è quando bisogna cambiarsi, e i ragazzi possono farlo dovunque mentre io mi devo chiudere in un box minuscolo dove posso appena muovermi! (ride mimando il cambio in uno spazio minuscolo) Avevo visto una band in cui c’era una ragazza che non si faceva questi problemi e girava nuda come se niente fosse! (altre risate) Era da talmente tanto tempo nell’ambiente che ormai non ci badava più.

Forse col tempo e lunghi tour si prende l’abitudine a queste cose.

Ehi non voglio finire come lei! (ride) mi piace avere la mia privacy ma per fortuna con i Delain non ho mai avuto problemi al riguardo.

imm

Preferisci essere headliner o avere un gruppo più esperto a cui appoggiarvi?

Trovo sia molto importante fare degli show come supporting act, come abbiamo fatto in questo tour nelle date con i Kamelot, perché così si può raggiungere una base di fan più grande, soprattutto in paesi dove non siamo mai stati prima, come in Austria, però personalmente preferisco essere headliner.

Anche in Italia è la vostra prima volta.

Sì è la prima volta che veniamo qui. Di fatto è la prima volta in Italia per me in assoluto.

Sono sicuro che vi piacerà! tornando all’intervista: c’è un musicista o una band con cui sogni di collaborare?

Thom Yorke, e i Radiohead, magari sulla canzone Pyramid Song, sarebbe bellissimo!

Ok direi che non posso trattenerti oltre, grazie della gentilezza. Vuoi salutare i lettori?

Grazie a te, è stato bellissimo essere qui e incontrare tanta gente che aspettava fuori dal locale, spero che torneremo presto in Italia per altri show!