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W.I.N.D. – Fabio Drusin

Gli W.I.N.D. trio rock blues Udinese, sono all’attivo da oltre dieci anni, con sei albums in commercio e centinaia di concerti e tours in tutta Europa, alcuni di loro assieme ad Alvin Youngblood Hart (Memphis, con il quale hanno anche suonato in Brasile, alla BBC di Londra e aperto il tour Tedesco di Gary Moore nel Marzo del 2008, Johnny Neel (ex Allman Brothers Band, con cui hanno inciso due albums e suonato quattro tours, partecipando alche al suo ultimo album “Every Kinda’Blues con due brani dal vivo) e svariate collaborazioni e “jams” assieme a Gov’t Mule, Warren Haynes Band, Dana Fuchs, Tishamingo, Marc Ford e molti altri ancora nell’ambito Blues. Hanno suonato per tre volte al Pistoia Blues Festival e praticamente in quasi tutti i festivals estivi di maggior rilievo, aprendo anche il concerto di BB King al castello di Udine nel 2005, facendo del loro nome e musica una delle realtà piu conosciute del panorama italiano ed europeo. Gli W.I.N.D. suonano un mix di vintage rock, blues e soul, il tutto unito dalla loro attitudine jam e psichedelica, tipica delle bands degli anni 60/70. Sono un trio, ed hanno un contratto discografico con l’Artesuono Records, con distribuzione IRD di Milano. Dice di loro Johnny Neel (Allman Brothers Band): “Gli W.I.N.D. sono un power trio con una forza, capacità di scrittura e improvvisazione che non sentivo dai tempi dei Gov’t Mule con Allen Woody”. 

Potevamo lasciarci sfuggire un gruppo del genere su heavyworlds.com? Il loro sesto album “Temporary Happiness” uscito il 1 marzo 2013, è una vera e propria perla nel suo genere, con un carattere assai raro dell’anniversario dei 6 anni dell’attuale line-up, gli W.I.N.D si sono esibiti in un intimo quanto bellissimo concerto al Wallace Pub di Prato (Po), innella maggior parte delle uscite contemporanee. In occasione un’atmosfera polverosa e vibrante, assolutamente perfetta al loro sound, e noi di HW ne abbiamo approfittato per una chiacchierata con Fabio Drusin (Bass & Lead Vocals), frontman dal grandissimo carisma, gentile e disponibile.

– Curioso anniversario, 6 anni con la stessa line­up. Si festeggia la continuità compositiva, il feeling, qualcosa in particolare?

Si festeggia le lunghe esperienze che abbiamo condiviso in tutti questi anni, viaggi, festivals, esperienze meravigliose, molti palchi..il feeling è fondamentale, come anche la compatibilità tra di noi. Credo che la stabilità di una formazione sia fondamentale per stabilire una personalità solida di una band, ormai siamo con questa formazione da quasi sette anni.

– Grande crescita in 14 anni di carriera, cosa cambia di più da un album cone il primo “W.I.N.D.” del 2000, all’ultimo “Temporary Happiness”?

Sono cambiate molte cose, c’è stata una crescita sia a livello musicale che di esperienza, trovo sia una cosa naturale comunque. All’epoca abbiamo fatto del nostro meglio e piano piano siamo cresciuti.

– Immensa esperienza sui palchi nazionali ed internazionali,con ospiti di grande calibro, con quali vi siete emozionati di più?

Difficile rispondere…tutte sono state esperienze bellissime e che ci hanno arricchito… Le centinaia di concerti che abbiamo suonato in compagnia di Alvin Youngblood Hart dal 2008, registrare alla BBC di Londra, il concerto a Rio in Brasile, suonare come special guest con Alvin Yoiungblood Hart’s Muscle Theory in tutte (dieci) le date del tour Tedesco assieme a Gary Moore nel 2009, i giorni e le jam passate assieme ai Gov’t Mule e Warren Haynes Band tra Polonia, Italia e Slovenia..il tour di 17 date in Europa assieme a Johnny Neel…

– Avete pubblicato un ottimo official bootleg, il titolo cela un omaggio ai Latte e miele, gruppo genovese di rock progressivo anni ’70? 

Il titolo di quel live bootleg era ispirato allo slogan del festival tedesco “Burgherzberg Festival”..In the land of milk and honey e abbiamo pensato potesse essere carino come titolo!

– “Temporary Happiness” grande album rock, con tocchi soul anni ’60, ispirazioni? 

Ascoltiamo molta musica, senza barriere o paraocchi, io e Anthony siamo grandi amanti dei cantanti Soul, della black music in generale, Otis, Wilson Pickett, James Carr e molti altri. Adoro il Gospel, il Blues..ma anche bands di classic rock come Led Zeppelin, Free, Mountain, Allman Brothers Band, Sly and The Family Stone, i Meters e molti altri artisti minori..Il Jazz di Coltrane e Miles Davis, il Funk, la Psichedelia della west coast, Van Morrison di Astral Weeks.

– Bel video “Makin of” sul sito ufficiale, interessante l’idea dei testi ispirati alla ricerca, tutta moderna, vuota e fine a se stessa, di una vita migliore, dove il miglioramento è dato solo dal fattore economico e dal prestigio sociale. Quanto può aiutare la buona musica? Quanto arricchisce passare una serata a sentir suonare gli W.I.N.D.? 

Spero aiuti a dimenticare tutti i problemi delle persone ma che anche aiuti a riflettere…purtroppo il titolo dell’album si riferisce ad una corsa verso l’inutile, siamo disposti ad esempio a compromettere la nostra salute per la comodità.. l’inquinamento di onde radio, l’alimentazione..Viviamo giorno per giorno senza preoccuparci del futuro..e per l’appunto “Temporary Happiness” Le preghiere sono in mano ad un gratta e vinci o ad una slot machine. Ho notato parecchie volte persone povere, che tentano gli unici 20 euro che hanno in tasca sperando in una vincita. Di questo parla l’album..ma anche di amore, di speranza e a volte è pure ironico a riguardo. L’amore è tutto ciò che conta..amore inteso in senso generale della parola. 

– Data la vostra esperienza in ogni tipo di realtà, preferite piccoli locali, pub o scenari come quelli dei festival estivi? Quali sono le difficoltà maggiori nel portare in giro la vostra musica in Italia?

Ogni palco va bene e ovunque, ci piacciono sia le situazioni da club che i grandi palchi dei festivals, poi noi a seconda del posto variamo sempre il nostro set list, ci piace osare sempre e provare nuove strade, anche suonando la stessa canzone ad esempio, cambiandole il feel, il groove.. 

– Che ne pensate del fenomeno dilagante delle web radio e delle webzines? Rivitalizzano la scena o confondono l’utente con troppe voci, non sempre preparate adeguatamente? 

Penso sia una buona cosa, poi alla fine sceglie sempre l’ascoltatore.

– Ottime recensioni del nuovo album, molte date in programma, cos’altro ci dobbiamo aspettare dal futuro degli W.I.N.D.? 

Sempre qualcosa di diverso, pur rimanendo un trio Rock..viviamo di musica da anni ormai, è la nostra vita..di sicuro nuove registrazioni, concerti, nuove canzoni..Scrivere musica, comporre dei versi è un po’ come un incontro di pugilato, se ti esce qualcosa di buono significa che ne hai prese tante.

Ringraziamo e salutiamo Fabio Drusin, letteralmente trascinato via da amici e fans accorsi per l’occasione, ai quali gli W.I.N.D. dedicano tutta la loro attenzione e il loro affetto, e andiamo a salutare e scambiare quattro chiacchiere con Silver Bassi (Drums) e Anthony Basso (Guitar & Lead Vocals), complimentandoci per l’incredibile prestazione che ci hanno appena regalato. Un ultimo consiglio ai nostri lettori: non perdetevi gli W.I.N.D.!