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Le 5 serie animate più metal di sempre

La giornata del 2 novembre ha visto il duo comico Tenacious D dare alla luce il loro quarto album intitolato “Post Apocalypto”. Capiamoci subito, questa volta non si tratta di un disco musicale in senso stretto e neppure della colonna sonora di un film dedicato al rock come in passato. Questa volta Jack e Kage sono andati oltre per proporci una “nuova” forma di intrattenimento, realizzando un cartone animato amatoriale intitolato proprio “Post Apocalypto” . L’album ne è più una specie di riassunto “audio”, dove i brani restano solo degli intermezzi musicali al fine della storia.

A noi sono subito venute in mente altre serie animate dedicate alla musica rock e metal. Chi di voi non ha in mente un’immagine degli iconici Beavis e Butthead che indossano una maglietta degli AC/DC? Abbiamo perciò scavato nei meandri dell’intrattenimento moderno e creato la nostra lista dei 5 migliori cartoni animati più metal di sempre.

  1. Post Apocalypto

Al quinto posto c’è proprio “Post Apocalypto” dei Tenacious D. La miniserie è stata pubblicata sul canale YouTube ufficiale della band nelle settimane precedenti all’uscita dell’album. I disegni sono infantili e l’animazione è ridotta al minimo (tanto da far sembrare gli episodi delle presentazioni power point), e sono stati realizzati niente meno che da Jack Black in persona. Ci raccontano una storia piuttosto attuale e politicamente pungente; per farla breve la coppia rock si ritrovano in un mondo per l’appunto post-apocalittico, conseguenza del lancio di una bomba atomica. Quello che saranno costretti ad affrontare in questo scenario di devastazione (in compagnia di un simpatico cagnolino a due teste) è un’accozzaglia di cliché fantascientifici tra alieni, robot, donne guerriere, draghi e niente meno che Donald Trump in persona, che a quanto pare è stato la principale ispirazione della storia.

Ormai ci siamo abituati allo humor dei Tenacious D, talmente stupido e volgare che è impossibile non farsi due risate, ma preparatevi, perché questo cartone animato è davvero portato ai massimi livelli (e perciò non fatelo vedere ai vostri bambini!). Le musiche che accompagnano gli episodi anche se non sono niente di sbalorditivo, fungono allo scopo e ci ritroviamo il classico mix alla Tenacious D tra rock acustico, hard rock e un pizzico di metal. La chicca nascosta? Dietro alla batteria c’è Dave Grohl e forse ve ne sareste accorti anche senza saperlo. Non ci lasciamo però abbindolare dalla stupidità apparente del prodotto, che seppur senza pretese tratta una tematica di sfondo piuttosto seria e decisamente molto critica dal punto di vista politico. Chissà se Trump in fondo avrà apprezzato la serie? Noi sì (ma molto in fondo).

La playlist di tutti e sei gli episodi completa la trovate sul canale ufficiale YouTube dei Tenacious D:

  1. Sons of Butcher

Rimaniamo in campo comico, perché vi presento i Sons of Butcher, una demenziale rock band canadese formata da tre comici improbabili. Dall’essere una band comica a diventare protagonisti di una serie animata, lo abbiamo visto, è un passo. Così, dopo aver avuto un discreto successo durante alcuni live show proponendo dal vivo in giro per il Canada il loro “mock-rock”, nel 2005 i Sons of Butcher hanno dato vita alla serie omonima, andata in onda sul canale canadese Teletoon per ben due anni.

La trama è molto semplice: i fratelli Sol e Ricky Butcher di giorno gestiscono la macelleria di famiglia “Sons of Butcher Quality Meats” nella città fittizia di Steeltown, ma durante il tempo libero suonano in una band rock chiamata proprio Sons of Butcher (viva l’originalità). Insieme a loro lavora il giovane Doug, un ragazzo esiliato in Canada dall’Africa per non aver superato il rito di passaggio all’età adulta e dipendente dalla pornografia. I due fratelli e i loro colleghi, oltre a dover mandare avanti la baracca, hanno parecchie difficoltà a cui far fronte: la morte del padre, alcolismo e disturbi alimentari, problemi con la legge e naturalmente cercare di sfondare nel mondo della musica.

Con tali premesse potete ben immaginare quale sia il livello di serietà del prodotto finale. Riusciranno i Sons of Butcher a farsi scritturare da una casa discografica? Su YouTube trovate un bel po’ di episodi in questa playlist: https://www.youtube.com/watch?v=oZq3H-wqEkM&list=PLA0DC416D0143428A
Decisamente in bocca al lupo.

  1. Aggretsuko

Piccola e carina, 25 anni e single, impiegata a tempo pieno nell’ufficio contabilità di una grande azienda giapponese, Retsuko è la classica dipendente costretta a trascorrere tutta la giornata in ufficio, sommersa da scartoffie, in compagnia di colleghi problematici e di capi insopportabili. Retsuko rischia di rimetterci la salute in un ambiente lavorativo del genere, ma c’è qualcosa che la salva dall’impazzire: il death metal! Ah dimenticavo, Retsuko è anche un panda rosso.

Aggretsuko” è infatti l’abbreviazione di “Aggressive Retsuko”. La nostra piccola contabile si sforza tutto il giorno di essere un’impiegata modello e un membro funzionale della sua società, sopportando i soprusi del suo intollerante capufficio e le angherie delle altre segretarie, senza mai perdere il suo autocontrollo…apparentemente. Già, perché quando Retsuko sta per esaurire la pazienza ricorre alla sua arma segreta. Corre nel bagno con la borsetta, estrae il suo microfono e in piedi sul gabinetto si lancia in una breve ma efficace performance di growl brutalissimo, dando finalmente sfogo ai suoi nervi. Il segreto di Retsuko però non finisce qui. A fine giornata l’antropomorfo panda rosso si reca presso un locale karaoke, dove ha una stanza singola prenotata a suo nome ed è lì che si scatena al massimo della sua potenza, fracassandosi i timpani con un po’ di sano metal e vomitando parole poco dolci nei confronti dei suoi capi e colleghi.

Quanti di voi lavorano in un ufficio e si rivedono almeno un po’ in Retsuko? Noi rockers e metallari in effetti viviamo tutti delle doppie vita che spesso si dividono tra l’amore per la musica che ci piace e l’ambiente lavorativo, nel quale siamo persone apparentemente un po’ diverse. Perciò se condividete il metodo di gestione della rabbia di Retsuko, potete guardarne la nuova breve stagione da 10 Tepisodi (15 minuti ciascuno) su Netflix: https://www.netflix.com/it/title/80198505
Nella sua semplicità vi farà scappare qualche sorriso.

  1. Detroit Metal City

Tratto dal comico manga omonimo, “Detroit Metal City” è un breve anime del 2008 (12 episodi da 14 minuti) che si incentra sulla doppia personalità del protagonista Soichi Negishi. Negishi è un ragazzo semplice e timido, appassionato di pop svedese, il cui sogno è quello di diventare un musicista famoso. Per raggiungere il suo scopo il ragazzo si trasferisce dalla provincia giapponese nella grande città di Tokyo, dove per guadagnarsi da vivere è costretto ad accettare l’ingaggio come cantante nella band death metal Detroit Metal City (nome tributo ai KISS, autori di “Detroit Rock City”).

È così che affiora la seconda personalità di Negishi: il violento re del metal satanico Johannes Krauser II. Da quel momento, malgrado la volontà dell’ingenuo ragazzo di provincia, Negishi è costretto a fare i conti con il suo alter ego che decide di palesarsi sempre nei momenti meno opportuni, causano solitamente danni e mettendolo nei guai. Il vero problema è che Negishi è davvero una schiappa, mentre Krauser è un artista realizzato nel suo campo, che ha raggiunto una certa fama, adorato dai suoi fan nonostante l’opinione pubblica lo dipinga come un individuo pericoloso e aggressivo (e in realtà lo è davvero).

Secondo voi chi avrà il sopravvento tra Negishi e Krauser? Se siete in grado di sopportare un certo livello di idiozia e di superare le assurdità della serie, scopritelo guardando Detroit Metal City in streaming sulla piattaforma gratuita VVVVID: https://www.vvvvid.it/#!show/609/detroit-metal-city

  1. Metalocalypse

Il podio non può che essere occupato dal cartone animato più metal che sia mai stato partorito dal genere umano: Metalocalypse. Si tratta di una serie per adulti del 2006 ideata dal genio dei due produttori e musicisti americani Brendon Small e Tommy Blacha, che è andata in onda per ben 7 anni, ma che purtroppo non è mai approdata in Italia. Il programma si concentra sulle avventure quotidiane dei Dethklok, la band death metal più famosa e pericolosa del pianeta, narrando le ripercussioni della loro musica quale fenomeno di massa. Che spasso vivere in un mondo in cui i musicisti più famosi sono una brutale band death metal, direte voi. Invece forse è meglio che nella nostra realtà così non sia, perché ovunque vadano i Dethklok c’è morte e distruzione, neanche fossero entità apocalittiche. Ogni loro concerto è un evento mondiale che si conclude puntualmente in una tragedia splatter e per parteciparvi dovreste firmare una liberatoria che svincola la band da qualsiasi responsabilità per quanto riguarda eventuali infortuni e danni fisici (solo per pochi fortunati) o decesso (come nella media dei casi).

Ma chi sono questi Dethklok? Niente meno che 5 stereotipi “viventi” del metal.
Abbiamo Nathan Explosion, vocalist e principale songwriter della band, un energumeno grosso quanto un armadio che si esprime in growl anche quando parla normalmente. I testi che scrive sono violenti e aggressivi, decisamente “brutal” (il suo aggettivo preferito). Le chitarre sono dedicate alla Scandinavia: alla chitarra solista c’è un bellimbusto svedese dal nome impronunciabile, Skwisgaar Skwigelf, orgoglioso e ben consapevole di essere il chitarrista migliore e più veloce della terra, che non perde mai l’occasione per farlo pesare all’innocente chitarrista ritmico Toki Wartooth, norvegese e molto meno capace del collega, a cui però tutti vogliono bene, dal momento che è un bambino troppo cresciuto che adora collezionare pupazzi, poster e action figures. Alla sezione ritmica ci sono Pickles, polistrumentista con un passato glam metal, ora batterista a tempo pieno che se la deve vedere con i suoi problemi di droga e alcol, e il bassista William Murderface, che anche se ci prova proprio non riesce a non odiare tutti, compreso sé stesso.

Perché però Metalocalpyse è il miglior prodotto di animazione dedicato al metal?

1. I riferimenti
Guardare Metalocalypse è entusiasmante per il gran numero di riferimenti al mondo della musica metal che troverete nascosti al suo interno. Basti come esempio il fatto che il supermercato che si vede nella prima puntata della serie si chiama “Finntroll’s” o che nella città dove vivono i Dethklok potreste andare a mangiare un hamburger da “Burzum’s” o al “Dimmu Burger”. Senza specificarvi oltre dove e come, i riferimenti non li troverete solo nei nomi dei locali e dei negozi, ma anche in alcuni personaggi che richiamano nell’aspetto artisti famosi (Van Halen, Slash, David Lee Roth, etc.)  o in citazioni vere e proprie di band più che conosciute (Mayhem, Slayer, Exodus, e altri).

2. Le collaborazioni
Le perle in Metalocalypse le scorgerete anche nell’elenco dei doppiatori. Moltissimi nomi di musicisti della scena metal avrete infatti il piacere di leggerli a fine puntata nell’elenco dei titoli di coda. Un paio di nomi? Senza rivelarvi i personaggi a cui hanno prestato la loro voce, troverete Angela Gossow e Micheal Amott (Arch Enemy), Devin Townsend, Scott Ian (Anthrax) o addirittura Ace Frehley (KISS), Steve Vai e Joe Satriani, insieme a tantissimi altri.

3. La vera band
Brendon Small, produttore della serie, come già anticipato è anche un musicista, nonché appunto l’autore originario dei brani dei Dethklok per i quali ha registrato voce, chitarra, basso e tastiere. I Dethklok hanno rilasciato ben tre album ufficiali e alcuni di questi hanno anche raggiunto posizioni piuttosto alte nelle classifiche americane. Perciò quando le canzoni dei fittizi Dethklok hanno cominciato ad essere abbastanza apprezzate dai fan della serie, il signor Small ha ben pensato di proporre la band in sede live insieme a diversi turnisti, per portare sul palco la brutalità di Metalocalypse. Oltre a diversi concerti in giro per gli Stati Uniti e apparizioni a vari festival, i Dethklok hanno avuto il piacere di andare in tour con i Mastodon nel 2009 e con i Lamb of God nel 2011. Niente male vero?

Potete guardare tutte le stagioni in streaming sul sito ufficiale del canale Adult Swim (con i sottotitoli in inglese): http://www.adultswim.com/videos/metalocalypse/
Su Amazon invece, oltre a poter comprare i loro album potrete trovare anche i DVD della serie.

Davvero “Brutal” [cit.] .