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Live Report Amorphis+Poem+Textures @ Viper Theater (Fi) – 29/03/2016

Serata fiorentina fortunata per gli Amorphis, con un Viper Theater sufficientemente (ma intendiamoci, mai abbastanza) affollato per un evento di questo calibro. Ottima prova dei gruppi di apertura Poem e Textures (anche se i secondi funestati da un’influenza del cantante, che li costringerà a tagliare notevolmente il set), che purtroppo pagano il traffico disumano alle porte di Firenze con un’affluenza di pubblico più scarsa rispetto a quella che aspetta gli headliner della serata.
I Finlandesi capitanati da Tomi Joutsen presentano il loro nuovo album “Under The Red Cloud”, che si conferma ottimo anche in sede live, con una scaletta ben articolata che prevede molti brani estratti da quest’ultimo lavoro.
L’apertura dello show è affidata al nuovo materiale con un’intensa “Under The Red Cloud”, “Sacrifice” e la trascinante “Bad Blood”; il gruppo sembra essere in forma e piacevolmente sorpreso dalla calorosa accoglienza riservata loro dal pubblico del Viper. I membri storici della band, Esa Holopainen e Tomi Koivusaari, sembrano godere di eterna giovinezza e offrono una prestazione davvero eccellente. Si continua pescando da “Skyforger” con “Sky Is Mine” e “Wanderer” da “Circle”, segno della grande sicurezza della band nei confronti dei loro lavori più recenti. Il richiamo ad “Elegy” di “On Rich And Poor” riscalda gli animi dei presenti, che si godono subito un’altra bella perla del passato, “Drowned Maid”, con parti cantate da Tomi Koivusaari come agli albori della storia degli Amorphis. Seguono altri due pezzi targati 2015, “Dark Path” e una bellissima “Four Wise Ones” (forse il miglior estratto dal nuovo album proposto questa sera), che davvero si inseriscono perfettamente nella setlist.

Grande suggestione per “Silent Waters” e visibilio generale per l’immancabile “My Kantele”, per uno show senza troppi fronzoli, diretto e coinvolgente. Il respiro veloce di “Hopeless Days” esplode nella carica di “House Of Sleep”. C’è tempo e tanto entusiasmo per gli encores, che iniziano con la durissima “Death Of A King”, cantata da tutti i presenti con un bel coro possente che sembra soddisfare pienamente il buon Joutsen.

Naturalmente non poteva mancare nel finale dello show l’energia di “Silver Bride” e la raffinatezza di una “The Smoke”, binomio efficace che sembra lasciare il pubblico davvero entusiasta. Gli Amorphis ringraziano, fanno qualche foto al pubblico e si allontanano lasciandoci la sensazione di aver visto un ottimo show, con un gruppo in splendida forma che non ha nessuna intenzione di rallentare il passo.

SETLIST:

Under The Red Cloud
Sacrifice
Bad Blood
Sky Is Mine
Wanderer
On Rich And Poor
Drowned Maid
Dark Path
Four Wise Ones
Silent Waters
My Kantele
Hopeless Days
House Of Sleep
Death Of A King
Silver Bride
The Smoke