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Live Report Luca Turilli’s Rhapsody + Temperance + Ancient Bards @ Orion (RM)

Secondo appuntamento live per i fans italiani dei Luca Turilli’s Rhapsody, questa volta nella Capitale. Noi di Heavyworlds finalmente riusciamo ad arrivare per tempo, in modo da chiacchierare un po’ con tutti voi presenti nel locale e per ammorbare musicisti e crew con le nostre domande indiscrete.

Un raggiante Luca Turilli ci accoglie per un’intervista che leggerete prestissimo, confermandoci però la sensazione che ci portiamo dietro da Bologna: c’è un’alchimia speciale qui, una formula vincente che lega indissolubilmente il gruppo al pubblico. Tocchiamo con mano la splendida atmosfera che si è creata tra questi musicisti e tutte le persone che lavorano intorno a loro, ma soprattutto, con le altre due italianissime bands che accompagnano i Rhapsody in questa parte del tour: Temperance ed Ancient Bards.

Questa piccola parentesi è doverosa per introdurre il report della serata, perchè il nodo fondamentale della splendida riuscita di questo show si trova in queste righe. La professionalità e il rispetto reciproci che si respirano sono totali e rappresentano la chiave vincente di ciò che avverrà sul palco.

In un Orion non completamente pieno come si converrebbe ad un tale evento, salgono sul palco gli Ancient Bards, con una grinta ancora maggiore rispetto alla data di Bologna. Esecuzione dei pezzi impeccabile, ottima presenza scenica della band ed incanto costante creato dalla travolgente Sara Squadrani, vero e proprio gioiello nostrano.

Il pubblico è subito coinvolto e partecipe,pronto per l’esibizione dei Temperance, che anche su questo palco si dimostrano padroni della situazione. I brani dal nuovo album “Limitless” sono carichi di energia e convincono anche chi non è già un fan della band; tutto il gruppo sembra divertirsi un mondo e questa bella sensazione si riversa positivamente sul pubblico, che alla fine dell’esibizione omaggia con una rosa la bella e brava Chiara Tricarico.

L’entusiasmo schizza alle stelle sulle prime note dell’intro “Nova genesis (Ad splendorem angeli triumphantis)” e sale per tutto il concerto in un crescendo di grandissimo impatto emozionale.

La scaletta viene integralmente riproposta come a Bologna, quindi possiamo approfittarne per goderci tutti i minimi dettagli di uno spettacolo trionfale. La risposta dei fans ai pezzi del nuovo “Prometheus” è davvero incredibile, segno che i LT’s Rhapsody hanno davvero colto nel segno con un album raffinatissimo, ma che riesce ad arrivare dritto al cuore. Lo stesso singer Alessandro Conti, che confeziona stasera l’ennesima eccellente prova della sua bravura, si complimenta con i presenti per i cori in latino e per tutta l’energia che si sprigiona dalla folla.

Turilli è signore e padrone del suo palco, acclamato dai suoi fans, non lesina energie per offrire una prestazione ancora una volta sopra le righe.

Il trittico finale composto da un’esaltante “Dawn of Victory”, “Ascending to Infinity” e l’immancabile e richiestissima “Emerald Sword”, chiude un concerto che mi auguro verrà amaramente rimpianto dagli assenti. Promossi cum laude, i Luca Turilli’s Rhapsody si dirigono verso l’ultima data di Milano decisamente sugli scudi.