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Live Report Nightwish + Temperance @ Palabam (Mantova)

Palabam, Mantova. I ricordi tornano al 2009. L’atmosfera è sempre la stessa: fan fedelissimi che sono in fila dalla notte prima per conquistare la transenna, amicizie e legami nati grazie alla musica, trepidazione per il la serata.

E nonostante questa sia stata la terza data dei Nightwish in Italia tra il 2015 e il 2016, l’”agitazione pre-concerto” non è svanita, anzi, sembra ancora più forte. Perché è questo che fanno i Nightwish: stravolgere emotivamente.

E non da meno sono stati i Temperance, per la seconda volta support act della band finlandese: le novità sono stati alcuni brani tratti dal loro nuovo album, “The Earth Embraces Us All”. Sembrano cresciuti a livello di sound e non mancano i loro pezzi più famosi tra i quali Hero, dal loro primo album, e “Oblivion”, “Mr. White”, “Me Myself And I”, tratti da “Limitless”. Marco, chitarrista e voce, si diverte con il pubblico, coinvolgendolo in un gioco vocale; Chiara è sempre più a suo agio sul palco e dimostra grandissime capacità, in diversi stili; Giulio alla batteria e Luca al basso sempre impeccabili e pieni di energia.

Un’ottima band per scaldare un palazzetto ormai pieno e che impazzisce letteralmente all’intro che accompagna l’ingresso dei Nightwish. Segue così una full immersion nella loro discografia: si passa da brani recenti (“Shudder Before The Beautiful” e l’esplosiva “Yours Is An Empty Hope”) a vere e proprie perle del “passato” come “Bless The Child”, “The Siren” e “Stargazers”. Un bellissimo gioco di luci e immagini, uno per ogni canzone; e poi “Élan”, con il pubblico che canta insieme a Floor il ritornello, l’immancabile “Nemo”, una toccante “Sleeping Sun”. Ma il picco epico del concerto è stato quando, a luci spente, è comparso il pendolo sullo schermo e si è avuta una conferma: finalmente, dopo sette anni, i fan italiani hanno potuto ascoltare di nuovo la performance di “The Poet And The Pendulum”, tredici minuti molto intensi e commoventi, seguita da “I Want My Tears Back”, un’ironica coincidenza?!

La tripletta finale, “Ghost Love Score”, “Last Ride Of The Day” e “The Greatest Show On Earth”, ha completato una setlist a dir poco perfetta. Floor, Marco, Tuomas, Emppu, Kai e Troy hanno ancora una volta offerto uno spettacolo e speriamo non passi troppo tempo per una nuova data italiana.

SCALETTA

Shudder Before The Beautiful
Yours Is An Empty Hope
Bless The Child
Storytime
My Walden
Élan
Weak Fantasy
7 Days To The Wolves
The Siren
The Poet And The Pendulum
I Want My Tears Back
Nemo
Stargazers
Sleeping Sun
Ghost Love Score
Last Ride Of The Day
The Greatest Show On Earth