In una calda serata d’estate maddalenina, mentre una parte dello staff di Heavy Worlds è occupata a rotolarsi nel fango di Wacken, un’altra piccola parte si lascia affascinare dall’atmosfera di un localino dell’isola, tutto legno e segni circolari dei bicchieri sui tavoli.
Il maestrale ci porta le note di uno swing appena accennato e riconosciamo il gruppo che sta effettuando un rilassato soundcheck: i Ragazzi Scimmia. Sappiamo che ci aspetterà una serata dal sapore rockabilly, venata di jazz, divertente e di altissima qualità, quindi ordiniamo una birra e ci mettiamo comodi. Il quintetto fiorentino ci delizia con tre ore di musica elegante e raffinata, senza vuoti o punti morti, solo un fluire di note e bellezza. C’è spazio per tanto materiale nuovo, Gabriele Mori e i Ragazzi Scimmia snocciolano pezzi dall’ultimo album “La Mistica dei Bars“, un lavoro pieno di ironia, sagacia e naturalmente, infinite sfumature colorate da chitarra e tromba.
Il ritmo di “Un pezzo in Fa” fa ballare tutto il pubblico, mentre intriga e diverte il testo di “Pornomania“; ammaliati da “Rodolfo” e trascinati da “Romeo“, ci godiamo un angolo di ottima musica e prendiamo appunti per l’intervista che ci aspetta a fine serata, perché la curiosità suscitata da questo gruppo è davvero tanta. Non mancano le cover, Capossela e Conte in versioni azzeccate e deliziosamente rivisitate. Ci godiamo la presenza e la bravura di Piergiulio Manzi, che per le date sarde del gruppo sostituisce il contrabbasso di Piero Spitilli, aggiungendo al sound della band quel tocco di rock che rende tutto più brillante.
Durante il concerto, sorridiamo guardando tanti curiosi che si fermano e si lasciano rapire dall’atmosfera creata dai Ragazzi Scimmia, curiosi che schioccano le dita a tempo e decidono di unirsi ad una vera e propria festa, una serata che racchiude quello che sempre dovrebbe essere il fine ultimo di un gruppo che suona in una notte d’agosto: divertire, divertirsi, stupire e sorridere.
