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ABYSMAL DAWN – Obsolescence

A tre anni da “Leveling The Plane of Existence“, album che la critica musicale accolse, nel complesso, positivamente, spinto anche da una non indifferente pubblicità dalla “Relapse Records“, gli americani Abysmal Dawn tornano, accompagnati dal loro death metal, sulla scena con “Obsolescence“, sempre sotto la medesima etichetta.
Obsolescence” riprende le linee guida tracciate dal precedente lavoro, ma con una maggiore sedimentazione delle influenze musicali che nel corso della carriera del gruppo hanno ispirato gli Abysmal Dawn.
In Primis troviamo i Behemoth; i riferimenti al gruppo polacco sono costanti in questo disco, a partire dai vari riff di chitarra potenti, mastodontici e con sfumature “Blackned”, dei quali, molti sembrano composti da Nergal stesso.
Particolare anche l’intermezzo della Open track che prima del solo di chitarra ricorda molto “At The Left Hand Ov God” dei Behemoth (un tributo, più che una scopiazzatura).
Seguono le reminiscenze dei primi Decapitated post “Wind of Creation” e altri notevoli band del panorama estremo.

Si parte dalle diverse influenze perchè non bisogna cadere in inganno: gli Abysmal dawn non sono la classica band che prende i fondamentali un po’ dall’uno e un po’ dall’altro gruppo “storico” risultando così banale; no, loro rielaborano tutto in un death metal distaccato e dall’alto tasso tecnico mettendo nel sound anche del proprio e, naturalmente, dimostrando notevoli abilità creative e varianti per niente scontate.
Gli Abysmal Dawn si staccano dalle passate produzioni grezze, accostandosi alla odierna corrente death metal moderna.
Un album che riesce bene a definire quali sono i margini del genere, proponendo novità stilistiche senza lasciare nel dimenticatoio l’ “ABC” del metal estremo.

Obsolescence” è un album dinamico; il gruppo sfoggia la propria tecnica con riff elaborati, aggressivi e dalla alta complessità esecutiva che sfociano in assoli gelidi e chirurgici.
Non solo velocità; Gli Abysmal dawn di tanto in tanto tirano il freno mano, con pezzi un po’ più di stampo classico, grazie ai quali l’album riesce a farsi apprezzare di più, permettendo di tirare il fiato (come ad esempio in “Inanimate”).
Interessanti anche i cori nelle due tracce “Laborem Morte Liberat Te“, “One Percent Incomplete“, tentativo di sperimentazione ben studiato dalla band.

Insomma, una produzione che sta un gradino più in alto rispetto a “Leveling The Plane of Existence”, che sebbene si difendeva con qualche “chicca” interessante, nulla puo’ davanti alla maggiore ricercatezza di “Obsolescence“, un album freddo, quasi indifferente davanti all’ascoltatore, che invece rimane attratto dalla distruttiva tempesta musicale portata a compimento.

  • 8/10

  • ABYSMAL DAWN - Obsolescence

  • Tracklist

    01. Human Obsolescence
    02. Perfecting Slavery
    (featuring Christian Muenzer)
    03. Inanimate
    04. Devouring the Essence of God
    (featuring Bobby Koelble)
    05. One Percent Incomplete
    06. Loathed in Life / Praised in
    Death
    07. By My Demons
    08. Laborem Liberat Te
    09. The Inevitable Return to
    Darkness


  • Lineup
    Charles Elliot - Vocals, Guitar
    Scott Fuller - Drums
    Eliseo Gracia - Bass
    Andy Nelson - Drums