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AVENUE OF HEROES – Consequences

Le vie dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni. Di sicuro gli Avenue of heroes buoni propositi ne avevano tanti a riguardo del loro primo album, che però è uscito malauguratamente come un pastrocchio metalcore senza capo nè coda e di un piattume imbarazzante. Consequences è la testimonianza fisica che non basta una produzione di alto livello, curata e decisamente professione, per risollevare un album dalla piattezza e scontatezza dei propri contenuti. Il metalcore dei romani è fiacco, prevedibile e derivativo, con canzoni che si ripetono sostanzialmente uguali cambiando solo qualche riff. Mi rendo conto che un genere come quello degli Avenue of heroes viva sostanzialmente di strutture note e chiaramente identificabili, che se al ragazzino di oggi non gli metti il canonico breakdown in ogni canzone rischia di turbarsi profondamente, ma alternare con un po’ più di fantasia strofe, ritornelli ed i citati break doveva essere un’idea da tenere in considerazione. Invece no, la struttura standard viene ripetuta ad libitum, salvo qualche rara eccezione. E dire che l’inizio era assolutamente promettente, perché la prima traccia “Creatures” si apre su sonorità post-hardcore che ben si adattano allo screaming abrasivo e decisamente personale di Manuel, indubbiamente la cosa migliore dell’album. Peccato che poi subentri l’inevitabile ritornello melodico e mieloso dove il batterista-cantante-emoso (vi ricorda qualcosa?) prende il sopravvento e rovina tutto. Almeno una paio di volte ad ogni brano, giusto per far capire che la differenza tra questo genere e il pop radiofonico è veramente sottile. Ma è possibile che non esistano mezze misure tra il deathcore ignorante e caciarone ed il metalcore con i ritornelli alla Jonas Brothers? Andiamo ancora peggio quando Consequences tenta una strada più aggressiva impostando un riffing vicino al melodic death, scopiazzando più o meno inconsapevolmente un “gruppetto” come gli At the gates che ha dato da vivere a molti epigoni, alcuni dichiarati ed altri furbetti doppelganger all’acqua di rose. In tutto il disco a mio parere si salvano un paio di episodi: qualche secondo di “Consequences” dove i romani improvvisamente si danno al brutal death ed il finale della stessa title-track che vira verso un post-hardcore vicino al prog. Rari episodi che non bastano a salvare gli Avenue of heroes dal mare in cui sguazzano migliaia di band senza idee che si limitano a scopiazzare i gruppi famosi e in voga al momento. Spero vivamente che il cantante riesca a trovare una sistemazione in cui valorizzare maggiormente la sua voce, che è veramente l’unica cosa che si salva di questo album.

  • 4,5/10

  • AVENUE OF HEROES - Consequences

  • Tracklist
    1. Creatures
    2. Home sweet home
    3. Heartless king
    4. Let the world sink
    5. My strenght
    6. Awareness
    7. Not today
    8. Consequences
    9. Underwater
    10. Trading yesterday

  • Lineup
    Manuel Manca. voce
    Valerio Alessandroni. chitarra
    Gian Luigi Crecco. chitarra
    Riccardo Voci. basso
    Lorenzo Bagnariol. batteria, voce