“River” è il nuovo EP della Rock band britannica Blackwater che ha deciso di affidare la distribuzione della propria ultima uscita nelle mani della nostrana casa discografica Wormhole Death.
Il gruppo londinese propone un Hard Rock dalle sfaccettature melodiche assimilando nel proprio groove le influenze musicali di gruppi molto famosi quali ad esempio gli Alter Bridge (soprattutto nelle canzoni che tendenzialmente si collocano nell’ambito delle ballad), Nickelback e più in generale i gruppi della corrente Post Grunge moderna filo americana.
L’Hard rock dei Blackwater è fresco, moderno, attuale ma allo stesso tempo facilmente commercializzabile ; non mi stupirei, ad esempio,di sentire un loro brano passare per radio o di vedere un loro video musicale in televisione.
Detto questo, “River” è un EP che attua un bilanciamento sostanziale fra tracce dalle sonorità piene e di impatto come ad esempio “Waste Away” o “Moving on”, canzoni abbastanza canoniche ma molto bene eseguite, e “Rock Ballad” in cui il livello emotivo complessivo si alza di tono senza cadere troppo nel banale e nel melenso (insomma, vere e proprie ballate, ma dai ritmi comunque sostenuti senza annoiare o far calare le palpebre durante l’ascolto ndr).
Sicuramente i Blackwater rendono molto di più in queste ultime “tipologie” di canzoni che nelle prime, forti soprattutto della voce potente e graffiante del frontman Jay Bartlett, non dal timbro vocale peculiare ma dalle spiccate capacità canore.
Strettamente a livello tecnico, “River” è un EP molto ordinario, con riff non troppo ricercati e assoli di chitarra che badano più a puntare al cuore dell’ascoltatore con un suono carico di emozioni che a sorprendere con artifizi tecnici o quant’altro.
Le ultime tracce sono riproduzioni acustiche di brani già presenti in “River”, molto piacevoli che focalizzano di più l’attenzione sulla voce di Jay, cercando di ricreare un’atmosfera maggiormente intima.
In attesa dell’album vero e proprio, che a quanto si legge sul profilo Facebook della band uscirà nella prima metà del 2015, “River” è un lavoro molto piacevole da ascoltare con spensieratezza, in grado di farsi apprezzare fin da subito; un buon antipasto nell’attesa della ormai prossima uscita discografica che vedrà ancora al fianco della band la Wormhole Death.
Il lavoro presumibilmente, essendo l’Hard Rock un genere senza troppi margini di sperimentazione musicale e vista l’”attitude” musicale della band, rimarrà sulle linee guida tracciata da “River”.
In conclusione, quello che sin puo’ dire è che i Blackwater non proponendo nulla di nuovo, sono comunque un gruppo valido che sa come arrivare all’ascoltatore con un suono facilmente recettivo; anche se le posizioni stilistiche della band sono chiare fin da subito, questo lavoro merita attenzione.
