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BOUDAIN – Way Of The Hoof

Se si decide di approcciarsi ad un genere in particolare bisogna conoscerne profondamente il messaggio, carpirne le regole d’ascolto e osservare sia le forme d’esordio che le progressione avvenute in epoche successive…in poche parole, bisogna scoprirsi ascoltatori (preferirei scrivere ‘fan’) oculati ed intelligenti in modo da entrare in perfetta coesione con lo stile musicale che fa venire i brividi e fa alzare i peli sulle braccia.

 

Di doom e stoner i Boudain ne hanno ascoltato parecchio, questo è sacrosanto…la profondità del sound, la forza delle strutture e l’utilizzo di bpm a basso contenuto di accellerazione mostrano come i quattro musicisti abbiano frequentato molte lezioni in ambito, mostrando una capacità di apprendimento tutt’altro che scontata. Di contro “Way Of The Hoof” non ha quel mordente che un genere simile deve possedere…benché il quartetto si intestardisca nell’imbastire un riffing grasso e marcio, ciò che queste otto songs esternano è una piacevole rielaborazione di quanto è già stato scritto, ripetuto e ritrito in numerose sedi.

 

La produzione sudata depone a favore della resa finale di “Way Of The Hoof”, riuscendo a forgiare un’unione di base davvero malata e bastarda; i suoni sono afosi e caldi da togliere il respiro, dove il binomio tra le asce e la batteria evoca un supporato macinante che mette ansia anche alle orecchie più allenate…le performance sono mirate all’esplosione dei contesti, caricando di arrangiamenti i punti giusti senza appesantire in maniera errata le varie sezioni.

 

Sleazy Feats” e “Neptune” servono solo a mettere a proprio agio l’ascoltatore doom medio, grazie a una sana dose di ruffianeria messa in gioco…il bello, se così si può dire, parte con “CODA” e il suo muoversi sinuosa…”3 Man“, “First Class” e “The Mighty Turn Around” spaziano tra cantati profondi e parti strumentali ripetitive con discreta maestria mentre a “Disco Jimmy” e “Godzilla” spetta il compito di mostrare il lato più evolutivo e malsano dei quattro gringos.

 

“Way Of The Hoof” è un disco che si può apprezzare se lo si affronta senza eccessive aspettative…ai Boudain auguro di scovare da qualche parte, magari in cantina di notte, il vero messaggio musicale  che vogliono raggiungere, perché attualmente la via dell’eccellenza è ancora molto lunga.

  • 6/10

  • BOUDAIN - Way Of The Hoof

  • Tracklist

    1. Sleazy Feats

    2. Neptune
    3. CODA
    4. 3 Man
    5. First Class
    6. The Mighty Turn Around
    7. Disco Jimmy
    8. Godzilla

  • Lineup

    Brian Lenard: Guitars

    Chris Porter: Bass & Vocals
    David Karakash: Guitars
    Stephen Jester: Drums