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DEFECT DESIGNER – Wax

Thrash? Forse. Death? Ce n’è una bella dose. Heavy? Qualcosina. Black? Un po’ si sente. Progressive? Parecchio. Fusion? E perchè no?!
A dirla così sembra che io stia dando i numeri, invece sto semplicemente cercando di trovare un’etichetta che un po’ riassuma questa band del tutto fuori dalla norma, ma si fa veramente fatica. Probabilmente ci sono riusciti meglio loro di qualunque casa discografica, webzine o testata giornalistica: Schizoid Death Metal.
Eh sì perchè qua si parla di un album completamente fuori dagli schemi del classico death metal, che sconfina più di una volta nel thrash in stile Kreator per poi piazzarsi su momenti fusion degni dei migliori Atheist . Ecco, per farvi un’ideuzza di come possano suonare i Defect Designer : prendete i Morbid Angel di Covenant e mischiateli agli Atheist . Solo così mi viene in mente un modo per descriverli. Ma veniamo all’album.
È incredibile come una band sola sia riuscita a far uscire un disco così vario e mai noioso tutto al debut praticamente, perchè i Defect Designer prima di Wax hanno fatto uscire solo un demo. L’ho sempre detto che i russi hanno una marcia in più.
A partire da Composing the End e scorrendo giù fino a Idemnity i Nostri ci presentano un disco vario, dalla solidissima architettura death e con abbellimenti progressive da non sottovalutare e dalla carica assolutamente devastante. I numeri per il grosso successo di pubblico si sono, e v’assicuro che l’ascolto di Wax scorre liscio come olio, sebbene sia un disco non semplicissimo da comprendere appieno. Al primo ascolto si viene praticamente bombardati da una miriade di sensazioni diverse. C’è la velocità, il momento di calma, quello spinto all’inverosimile, quello più heavy e cadenzato. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.
Menzione d’onore per l’intro di Almost Ready , che si può tranquillamente considerare la migliore dell’album. È tra le più varie, quelle un tantino più thrash che death, in cui il doppio pedale lascia il posto ai tempi dispari per qualche secondo e le chitarre si danno a dei riff legati in maniera eccelsa, dalla coesione melodica non indifferente per una band che si professa death metal. Se i Pain Of Salvation facessero death probabilmente uscirebbe qualcosa di simile a Almost Ready . Senza contare l’uscita a sorpresa di mezzo minutino di Jesus Christ Superstar in versione death. Come outro per una canzone così non c’era niente di meglio.
Quando dico che è un album che stupisce avrò i miei motivi?
Con la seguente si naviga invece su lidi un tantino più in stile Atheist , con continui cambi di tempo e la batteria che pesta un po’ meno, ma si fa sentire lo stesso.
Altra cosa: i musicisti di grandissimo spessore tecnico. Sanno assolutamente come suonare e come far uscire un suono veramente devastante da amplificatori, pelli o voci. Anche il bassista, che da certi giri suona più come un fan di Pastorius che di un DiGiorgio o altri esimi colleghi di ambito death, da un tocco assolutamente incredibile al sound totale.
Tiriamo le somme: un album di qualità eccelsa per una band che si lancia a capofitto in un ambiente purtroppo pieno di pregiudizi, e che a volte lascia da parte suoni un po’ troppo particolari e meno diretti. Speriamo che la facciano ad emergere, live devono essere uno spettacolo.

  • 8,5/10

  • DEFECT DESIGNER - Wax

  • Tracklist

    01. By the Dividing Stream
    02. From Afar
    03. Twilight Tavern
    04. Heathen Throne
    05. Elusive Reaches
    06. Stone Cold Metal
    07. Smoking Ruins
    08. Tumman Virran Taa
    09. The Longest Journey (Heathen Throne Part II)


  • Lineup

    Petri Lindroos - Voce death,
    Markus Toivonen - Chitarra, Cori
    Sami Hinkka - Basso, Cori
    Janne Parviainen - Batteria
    Emmi Silvennoinen - Tastiere