Avevamo lasciato i Delain nel bel mezzo di problemi con la loro precedente etichetta discografica, la Roadrunner Records. Poi, un piccolo assaggio di alcune tracce inedite con “Interlude”, targato Napalm Records.
Tornano ora sulla scena con un nuovo album “The Human Contradiction” dove la band olandese ci stupisce ancora: già in passato si erano spostati dal sound symphonic metal dei primi due album, al pop metal con “We Are The Others“. Con questa nuova produzione presentano un altro cambiamento nelle sonorità, un qualcosa di più heavy rispetto alle solite canzoni firmate Delain.
La opener “Here Come The Vultures” introduce gradualmente al sound heavy del disco con un’intro di soli piano e voce che lascia emergere da subito Charlotte Wessels, seguita poi da forti riff e assoli di chitarra, una scia che prosegue anche con “Your Body Is A Battleground“, traccia feat. Marco Hietala, un ritorno alle origini con i duetti del bassista dei Nightwish, una collaborazione che non delude mai con un ottimo amalgamarsi di voci.
“Tell Me, Mechanist” è la traccia in cui si ha l’apice della potenza heavy di questo album grazie al duetto con George Ooestboek e la sua voce growl.
E’ il turno di “Sing To Me“, altro brano dal sound particolare, con una vena malinconica, dove ritroviamo Marco Hietala come featuring e che è sicuramente uno dei brani che ricorda maggiormente il disco precedente.
Continua la scia “leggera/pop” del sound alla ”We Are The Others” con “Army Of Dolls” e “Lullaby“. Concludiamo con “The Tragedy Of The Commons“, in cui possiamo ascoltare le note più alte intonate da Charlotte e un featuring con Alissa White Gluz , ex-The Agonist e ora Arch Enemy, che chiude perfettamente l’album.
Un disco interessante, con collaborazioni più orientate su un genere heavy, rispetto al solito pop o symphonic metal tipico della band di cui però lasciano ancora qualche traccia in alcuni dei brani. Interessante la presenza di vocalizzi sia in “Here Come The Vultures” e “Stardust”. Come sempre, la band ha azzardato anche questa volta ad orientarsi verso un sound nuovo, a sperimentare l’effetto che ha questo sui fans. Io sono pienamente soddisfatta di questo lavoro, un po’ breve con queste nove tracce ma sicuramente apprezzabile.