L’eterno dilemma che preclude molte soddisfazioni, a livello di band, è l’incognito ‘responso’…molti musicisti rimangono vittima di questa forma di non-chiaroveggenza, al punto di destabilizzare il proprio percorso in modo poco chiaro e stupido. Benché corrisponda ad uno dei principi base del ‘bravo-artista’, l’idea di suonare soprattutto per passione accomuna sempre meno gente.
Per cui trovarsi di fronte a un act come i Deuil è un piacere unico. A due anni dalla prima release “Acceptance/Rebuild”, il quartetto belga ritorna a farsi vivo con un ep di due canzoni potente e maligno come non mai. “Shock/Deny” è un suppurato di violenza vocal/strumentale che non ammette tregue, completamente a suo agio in strutture black metal e dissonanze stoner. A dir il vero, è più il lato estremo a prevalere, segno tangibile che la band ha scoperto l’universo dove meglio riesce ad esprimersi.
In termini di produzione il nuovo lavoro del combo di Liegi rispetta tutti i canoni tipici del genere: suoni secchi e pungenti, performance mirate alla devastazione tumultuosa, mixing bilanciato e mastering pomposo. La ripetitività delle strutture, unite alla voce mefistofelica, creano un’atmosfera lugubre e sinistra dove a regnare sovrana è l’oscura pazzia scaturita dalle due tracce.
Sia “Shock” che “Deny” mettono in gioco lezioni di grande musica passata, tra sludge e metal estremo, riarrangiate con gusto e fervida pazienza. I trenta minuti scorreranno nelle vostre orecchie portando inquietudine, certamente, ma anche qualità interpretativa e passionalità perversa. Promossi a pieni voti, con tanto di speranza di ritrovarsi al loro cospetto in tempi brevi.
