Esistono molte persone che hanno più talenti artistici da coltivare, riuscendo a far maturare lati diversi della propria personalità e trovando canali di sfogo diversificati…tuttavia, in questi casi, mi viene in mente un video di Gary Oldman dove l’attore condanna gli ex sportivi che si gettano nel mondo del cinema, difendendo la propria categoria e il valore della recitazione…
Alex Agnew è un attore anglo/belga multi premiato che da una decina di anni si diletta anche in ambito metal…recentemente sembra che abbia mollato il suo ‘mondo originario’ per dedicarsi completamente ai propri Diablo Blvd, band che giunge al terzo sigillo sotto Nuclear Blast. “Follow The Deadlights” è un’opera davvero ambiziosa dato che il songwriting cerca di porsi a cavallo tra l’hard rock/blues e l’alternative, osando inserire qua e la qualche soluzioncina grunge che dovrebbe rendere il piatto più ricco…il risultato appare pretenzioso e molto abbozzato, dove le facili soluzioni vengono adottate senza un minimo di contegno.
Tecnicamente Alex Agnew non lascia nulla al caso, facendosi seguire da personaggi come Jay Ruston e Paul Logus (Meat Loaf, Stone Sour)…infatti la produzione è calda e pulsante, caratterizzata da suoni ben amalgamati che affondano fino alla spina dorsale e le attività di mix e mastering portano in auge una band davvero coesa. Le performance sono precise e meticolose, dove la voce del buon Alex convince e fornisce numerosi spunti di versatilità…
Ciò che manca sono le canzoni…”Beyond The Veil”, “Get Up 9” e “We Are Legion” sanno far battere il piede a tempo ma mancano di quel mordente che dovrebbe caratterizzare il terzo disco di una band. “Rise Like Lions” e “Peace Won By War” sono gli episodi più prolissi e prevedibili del platter, mentre con la titletrack e “Fear Is For The Enemy” tocchiamo i picchi più bassi di un songwriting poco chiaro e definito.
Mi auguro che l’act belga abbia fatto un passo falso e che non sia diventata unicamente il capriccio di un artista eclettico ma stanco di un solo tipo di arte…”Follow The Deadlights” non stupisce ne tanto meno attira. Disco normalissimo e senza mordente.
